Presunzione di innocenza: il Comune di Palermo si oppone alla divulgazione dei nomi degli accusati

Sono contrario alla divulgazione dei nomi e delle età dei presunti colpevoli dello stupro di Palermo. Vivere in uno stato di diritto significa tutelare la presunzione di innocenza. La magistratura deve accertare i fatti e applicare la legge. La divulgazi

A cura di Redazione
19 agosto 2023 09:19
Presunzione di innocenza: il Comune di Palermo si oppone alla divulgazione dei nomi degli accusati
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Divulgazione dei nomi dei presunti colpevoli: una questione di diritto

“Sono contrario alla divulgazione dei nomi e delle età dei presunti colpevoli dello stupro della notte del 7 Luglio di Palermo. Vivere in uno stato di diritto significa tutelare i principi che lo regolano, tra i quali quelli della presunzione di innocenza fino a prova contraria.”

Il consigliere comunale di Azione, Leonardo Canto, si esprime in maniera netta sulla questione della divulgazione dei nomi dei presunti colpevoli dello stupro avvenuto a Palermo il 7 Luglio. Secondo Canto, è fondamentale rispettare il principio della presunzione di innocenza fino a prova contraria, che è uno dei pilastri dello stato di diritto.

La magistratura come unica autorità per accertare i fatti

Secondo il consigliere comunale, spetta esclusivamente alla magistratura accertare i fatti e applicare la legge, infliggendo le pene previste per le condotte penalmente rilevanti che saranno accertate. Canto critica la divulgazione dei nomi dei presunti colpevoli sulla stampa e sui social, compresi i loro volti, sottolineando che questa pratica moderna di “gogna mediatica” distrugge la vita di vittime e presunti colpevoli prima ancora di una pronuncia di condanna definitiva.

In particolare, il consigliere evidenzia che i legami di conoscenza tra la vittima e i presunti colpevoli rendono la ragazza facilmente identificabile, aumentando così il rischio di pregiudizio e discriminazione.

Riflettere prima di divulgare

Il consigliere Canto auspica che la stampa, nel rispetto del diritto di cronaca, rifletta prima di divulgare i nomi dei soggetti presunti responsabili di tali efferati delitti. Inoltre, invita la comunità cittadina a riflettere sul fatto che è giusto esprimere giudizi sulle condotte solo al termine di un processo, quando saranno state accertate le responsabilità.

Il consigliere comunale di Azione, Leonardo Canto, conclude il suo intervento sottolineando l’importanza di tutelare i principi fondamentali dello stato di diritto e di garantire un processo equo per tutte le parti coinvolte.

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