La maggioranza Lagalla tradisce i cittadini: bocciata la mozione contro l’autonomia differenziata Calderoli-Meloni
La maggioranza Lagalla tradisce i cittadini di Palermo bocciando la mozione contro l'autonomia differenziata. Un voto che conferma le divisioni interne e l'obbedienza ai partiti nazionali, a discapito del Sud e della Sicilia.
La maggioranza Lagalla boccia la mozione contro l’autonomia differenziata
La maggioranza Lagalla ha tradito gli interessi dei cittadini di Palermo, bocciando la mozione contraria alla proposta di autonomia differenziata firmata da Calderoli-Meloni. Questo è quanto emerso dal voto in Consiglio comunale, che ha confermato le divisioni interne alla coalizione Lagalla.
Infatti, nove consiglieri appartenenti a Fratelli d’Italia e Lega hanno espresso voto contrario, mentre otto consiglieri di Lavoriamo per Palermo e Forza Italia si sono astenuti. Sette consiglieri di DC, Azione e altri erano assenti al momento del voto.
I consiglieri del centrodestra hanno preferito obbedire agli ordini dei loro partiti nazionali invece di difendere gli interessi del Sud e della Sicilia. Questo è quanto dichiarano, con una nota congiunta, i consiglieri comunali di Partito Democratico, Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Oso e gruppo misto.
Le divisioni all’interno della coalizione Lagalla
Il voto in Consiglio comunale ha evidenziato le divisioni interne alla coalizione Lagalla. Mentre nove consiglieri di Fratelli d’Italia e Lega hanno espresso voto contrario alla mozione contro l’autonomia differenziata, otto consiglieri di Lavoriamo per Palermo e Forza Italia si sono astenuti. Inoltre, sette consiglieri di DC, Azione e altri erano assenti al momento del voto.
Questo esito conferma le divergenze all’interno della maggioranza Lagalla, che sembra non essere unita su una posizione comune riguardo alla proposta di autonomia differenziata.
La scelta dei consiglieri del centrodestra
I consiglieri del centrodestra hanno preferito seguire gli ordini dei loro partiti nazionali anziché difendere gli interessi del Sud e della Sicilia. Questa è la critica mossa dai consiglieri comunali di Partito Democratico, Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Oso e gruppo misto.
La scelta di obbedire ai partiti nazionali anziché rappresentare e tutelare gli interessi locali solleva interrogativi sulla coerenza e l’indipendenza dei consiglieri del centrodestra.
La situazione evidenziata dal voto in Consiglio comunale mette in luce le divisioni all’interno della maggioranza Lagalla e solleva dubbi sulla capacità di rappresentare in modo unitario gli interessi dei cittadini di Palermo. Sarà interessante osservare come questa situazione si evolverà e quali saranno le conseguenze per la città e per la proposta di autonomia differenziata.