Ritorna Delitto e Castigo - I tre interrogatori al Teatro Biondo di Palermo
Torna al Teatro Biondo di Palermo l'adattamento teatrale del celebre romanzo di Dostoevskij, Delitto e castigo - I tre interrogatori, con repliche fino al 4 febbraio.
Il Teatro Biondo di Palermo presenta, a grande richiesta, il ritorno in scena dello spettacolo “Delitto e castigo – I tre interrogatori” di Claudio Collovà, tratto dal celebre romanzo di Fëdor Dostoevskij. La pièce, prodotta dal Teatro Biondo di Palermo, avrà luogo nella Sala Strehler del teatro dal 31 gennaio al 4 febbraio. Gli attori protagonisti sono Sergio Basile, Nicolas Zappa e Serena Barone, mentre le scene e i costumi sono a cura di Enzo Venezia e le musiche di Giuseppe Rizzo. La regia ha adattato alcuni snodi fondamentali del romanzo di Dostoevskij, concentrandosi in particolare sui temi della giustizia e del libero arbitrio, esplorando concetti come pena, crimine, delitto, colpa e perdono.
Lo spettacolo ruota attorno ai tre incontri tra il protagonista Raskòl’nikov e il giudice Porfirij, durante i quali emergono le estreme frontiere della colpa, esaminando le zone grigie tra bene e male, orrore e compassione, per configurare il concetto di giustizia. Secondo il regista Claudio Collovà, l’assassino sembra nutrirsi con tragica accettazione delle parole del commissario che controlla tutto, trasformando l’inquietudine in farsa e a tratti spazientendosi di fronte alle evidenze del suo sospetto. Nella messa in scena, il piano della realtà sfuma in quello dell’irrealtà, come se ogni avvenimento si svolgesse nella testa di Raskòl’nikov, nelle ambientazioni del romanzo.
Il regista traccia il profilo del protagonista Raskòl’nikov, un uomo ossessionato da un’idea che lo rende schiavo di una forza estranea, disegnando una realtà che assume le sembianze di un incubo dal quale è difficile, se non impossibile, venire fuori se non forse che con il castigo. I tre interrogatori di Porfirij a Raskòl’nikov violano le basi del rapporto tradizionale tra inquirente e reo, esponendo un Raskòl’nikov in dissoluzione, schiavo dell’idea.
Lo spettacolo affronta anche la questione ebraica, riflettendo il trattamento di Dostoevskij su questo tema. La produzione è curata dal Teatro Biondo di Palermo e avrà una durata complessiva di 1 ora e 15 minuti, con repliche fino al 4 febbraio.