Violenza di gruppo a Palermo, i filmati rivelano un'importante verità

Secondo la ricostruzione di un consulente tecnico, i fatti sarebbero diversi da quanto ricostruito dagli inquirenti. Ecco perché

A cura di Simona Lo Certo
16 gennaio 2024 09:22
Violenza di gruppo a Palermo, i filmati rivelano un'importante verità
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La notte del 7 luglio scorso a Palermo ha visto la commissione di un crimine atroce ai danni di una diciannovenne, la quale sostiene di essere stata violentata da sette coetanei in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Tuttavia, un’analisi dettagliata delle immagini di sorveglianza presenti alla Vucciria e lungo il tragitto compiuto dal gruppo ha portato a luce nuovi elementi che mettono in discussione la versione della vittima.

Le telecamere di sorveglianza, presenti sia alla Vucciria che lungo il percorso verso il cantiere, hanno svolto un ruolo cruciale nell’analisi della notte in questione. Secondo la difesa dei ragazzi imputati, un tecnico ha esaminato le immagini e ha rilevato discrepanze significative nel racconto della vittima. Tuttavia, l’attenzione si è concentrata anche sulla mancanza di alcuni filmati, cruciali per comprendere appieno gli eventi.

La vittima ha affermato di essere arrivata alla Vucciria con un’amica, ma la testimonianza di quest’ultima, resa quattro mesi dopo la denuncia, presenta delle contraddizioni. Le immagini analizzate dal tecnico della difesa mostrano la vittima che arriva in piazza Caracciolo alle 00.30 e sembra salutare Angelo Flores, l’unico imputato che dichiara di conoscere.

Il consulente della difesa ha evidenziato dettagli significativi della serata, come il consumo di sostanze stupefacenti e alcolici da parte della vittima, visibili nelle immagini. La sequenza delle azioni, tra il consumo di shottini e il ballo, sembra contraddire la versione della vittima, che ha affermato di essere stata costretta a bere dagli imputati.

Durante il tragitto verso il cantiere, la vittima avrebbe cercato di attirare l’attenzione dei passanti senza successo. La difesa sostiene che le telecamere del Foro Italico avrebbero potuto fornire ulteriori dettagli sul percorso, evidenziando la mancanza di filmati del ritorno degli imputati dopo lo stupro.

L’analisi delle immagini di sorveglianza sembra mettere in discussione alcuni elementi chiave del racconto della vittima. La difesa sostiene che la mancanza di filmati cruciali e le contraddizioni nei dettagli della serata sollevano dubbi sulla veridicità della versione presentata. Tuttavia, è importante sottolineare che questa analisi potrebbe generare controversie e richiedere ulteriori approfondimenti durante il processo in corso. La ricerca della verità su questo drammatico evento continuerà a essere al centro dell’attenzione legale e mediatica.

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