Lotta alla mafia: confische per 500mila euro a Palermo
Lotta alla mafia: Carabinieri confiscano beni per 500mila euro a Palermo. Provvedimenti contro membri di "cosa nostra" per attività economico-imprenditoriali illecite.
Le azioni investigative condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, mirate a individuare le disponibilità economico-imprenditoriali legate alla mafia, hanno portato alla confisca di beni per un valore complessivo di 500mila euro. Il Tribunale di Palermo ha accolto le richieste della Procura della Repubblica emettendo due provvedimenti di confisca: circa 350.000 euro a carico di Letteria Caponata e circa 200.000 euro a carico di Vincenzo Urso.
Letteria Caponata ha visto confiscata la società “G.L. Transport” con sede a Caltavuturo, attiva nel settore dei trasporti, ricondotta ad Albanese Stefano, arrestato nell’operazione “cupola 2.0” per essere legato alla famiglia mafiosa di Polizzi Generosa. Questa operazione ha sventato il tentativo di far rinascere la Commissione Provinciale di cosa nostra dopo la morte del boss Totò Riina nel 2017.
Vincenzo Urso è stato arrestato nell’operazione “Nuova Alba” nel 2017, con l’accusa di far parte della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia. Gli viene contestato un ruolo attivo nelle estorsioni e nelle riscossioni di denaro per sostenere gli affiliati detenuti in carcere. La confisca riguarda un appartamento e un terreno ad Altavilla Milicia.