Il mistero irrisolto di Claudio Domino | La verità che Palermo non riesce a dimenticare
Palermo ricorda il piccolo Claudio Domino, vittima di un mistero rimasto irrisolto per 38 anni. Un grido di verità e memoria per non dimenticare. 🕯️💔✨
Palermo ricorda il piccolo Claudio Domino: un mistero che dura da 38 anni
Oggi, 7 ottobre, Palermo ha commemorato la tragica morte del piccolo Claudio Domino, un bambino di undici anni ucciso nel 1986 nel quartiere San Lorenzo. L’evento si è svolto presso il luogo dell’omicidio, dove autorità locali, rappresentanti delle istituzioni e familiari hanno reso omaggio alla memoria di un ragazzino le cui circostanze di morte rimangono avvolte nel mistero.
“Oggi Palermo ricorda l’assassinio di Claudio Domino, uno dei delitti più atroci e ancora oggi insoluti”, ha dichiarato Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia dell’Ars. La cerimonia ha visto la partecipazione dei genitori di Claudio e di Roberta Schillaci, componente del M5S della commissione, che hanno condiviso un profondo dolore e una incessante ricerca di verità.
Il caso Domino rappresenta un capitolo oscuro nella storia di Palermo, un delitto che ha scosso la comunità e che, secondo Cracolici, ha provocato una reazione forte e duratura, segnando un momento drammatico per la città. “La sua uccisione ha gettato un’ombra su un’intera generazione, e Claudio è rimasto impresso nella memoria collettiva come un eterno bambino”, ha aggiunto.
La commissione regionale Antimafia, dopo aver ascoltato i genitori di Claudio, ha deciso di rimettere sotto i riflettori il caso, “perché giustizia venga fatta”. Cracolici ha sottolineato l’importanza del grido di verità portato avanti dai familiari, affermando che quello stesso grido deve risuonare nell’intera società.
Nel corso della commemorazione è intervenuto anche Marco Intravaia, deputato di Forza Italia in commissione Antimafia, il quale ha descritto l’omicidio come “un delitto efferato, fra tanti altri, che svela il vero volto della criminalità organizzata, senza onore e nemmeno pietà”. Intravaia ha ribadito che la vicenda giudiziaria resta da chiarire completamente e che i familiari di Claudio attendono ancora risposte.
“Tante vittorie sono state messe a segno dallo Stato negli ultimi anni, ma ancora c’è molto da combattere”, ha concluso Intravaia, rimarcando l’importanza di preservare la memoria. “Le nuove generazioni devono imparare a vivere secondo i valori della legalità e della trasparenza”, ha affermato, richiamando l’attenzione sull’importanza della memoria storica nella lotta contro la criminalità.
La commemorazione di oggi è un appello per non dimenticare, un momento di riflessione su una realtà che richiede ancora giustizia. Il caso di Claudio Domino, a 38 anni di distanza, continua a non trovare pace e rappresenta un simbolo della lotta contro l’ingiustizia che permea la storia di Palermo.