Dimette paziente dall’ospedale: dottoressa insultata e aggredita da tossicodipendente
Ennesima aggressione al personale sanitario. Dottoressa dimette il paziente seguito dal Sert: prima la insulta poi le dà un pugno
Momenti di tensione all’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove un paziente ha aggredito una dottoressa colpendola con un pugno dopo aver ricevuto le dimissioni. L’uomo, un quarantenne già seguito dal Servizio per le tossicodipendenze (Sert), si è scagliato contro la professionista quando ha sentito parlare di “consulenza psichiatrica”. L’intervento tempestivo di una guardia giurata ha evitato conseguenze peggiori.
Un passato di ricoveri e interventi ripetuti
Secondo le prime ricostruzioni, il quarantenne, residente nel quartiere Zen, aveva passato la notte nell’ospedale dopo essersi presentato in pronto soccorso lamentando mal di testa e dolori addominali, probabilmente dovuti a coliche renali. Non era la prima volta: l’uomo, infatti, avrebbe trascorso circa duecento giorni quest’anno tra visite e ricoveri impropri, mai prolungati oltre le 72 ore. Anche in questo caso, dopo le dimissioni e la proposta di rivolgersi al proprio medico curante, la situazione è degenerata.
Minacce e denuncia per lesioni
La mattina successiva alla visita, il paziente ha insultato e minacciato una dottoressa di 39 anni, arrivando a colpirla con un pugno. I colpi, fortunatamente, non hanno causato gravi danni grazie al pronto intervento del vigilante, che ha parato i pugni con il corpo. L’aggressore è stato denunciato per lesioni e minacce a pubblico ufficiale, mentre la direzione sanitaria ha formalizzato un’ulteriore denuncia contro di lui.
La sicurezza negli ospedali
L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza negli ospedali, sempre più spesso teatro di episodi di violenza contro il personale sanitario. La vicenda sottolinea l’importanza di misure di prevenzione e intervento, per garantire la tutela di medici e operatori durante lo svolgimento del loro lavoro.