Palermo in crisi | L'amministrazione Lagalla sta ignorando il futuro della città?
Dichiarazioni allarmanti sul bilancio e opere pubbliche a Palermo: manovre opache e decisioni scellerate mettono a rischio la città. 🚨🏛️
Assestamento di bilancio e Piano Triennale delle Opere Pubbliche: il Consiglio Comunale di Palermo in subbuglio
Palermo, 30 Novembre 2024 – Ieri sera, il Consiglio Comunale di Palermo ha assistito a una dura critica da parte dei gruppi di opposizione riguardo all’assestamento di bilancio e al Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Un clima teso, caratterizzato da strali contro la gestione dell’amministrazione guidata dal sindaco Lagalla, definita "opaca e autoritaria".
"L’amministrazione non ha mostrato una visione strategica", hanno denunciato i consiglieri del Partito Democratico, insieme a quelli del Movimento 5 Stelle e altri gruppi. I rappresentanti dell’opposizione hanno messo in discussione l’approccio dell’amministrazione, evidenziando la mancanza di trasparenza su decisioni cruciali per il futuro della città. Secondo loro, il bilancio comunale viene gestito come un "bancomat per la spesa corrente", ignorando questioni vitali come la gestione dei rifiuti, la scuola e le infrastrutture.
Un punto particolarmente critico riguarda la gestione della ricapitalizzazione della RAP (la società di gestione dei rifiuti), che i consiglieri hanno definito "superficiale" e "preoccupante". Gli interventi sugli impianti di trattamento della differenziata, infatti, risultano bloccati, con un chiaro contrasto tra le scelte dell’amministrazione regionale e quelle auspicate dagli enti locali e dalla comunità.
"Il caso del quartiere Marinella", hanno sottolineato, "è emblematico di promesse disattese e passerelle vuote." In un anno dal sopralluogo del sindaco Lagalla, le aspettative di sviluppo non sono state soddisfatte, mentre il confronto sul Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) è completamente assente. Gli interventi pianificati per il futuro di Palermo, che avrebbero richiesto un coinvolgimento attivo del Consiglio Comunale, continuano a subire un ingiustificato ritardo.
Il tema dell’istruzione, in particolare la mancata previsione di due poli scolastici per le periferie, è stato segnalato come una ferita aperta. Attualmente, la città spende circa 4 milioni di euro all’anno per affitti passivi, mentre gli studenti sono costretti a frequentare spazi inadeguati.
Un’ulteriore pace negativa è stata segnalata alla fine della seduta, quando un emendamento è stato forzato e approvato in assenza di dovute valutazioni. "Questo rappresenta un precedente pericolosissimo", hanno avvertito i consiglieri dell’opposizione, critici nei confronti dell’inserimento di un intervento sul “Tappo di Via Funaioli,” redatto in tempi stretti e senza il necessario approfondimento.
La tensione tra le forze politiche del Consiglio Comunale fa emergere un sentimento di crescente insoddisfazione. "Palermo non può più tollerare una gestione tanto approssimativa", hanno concluso, ribadendo la necessità di maggiore trasparenza e un’azione concreta per il rilancio della città. La posta in gioco è troppo alta, mentre l’amministrazione sembrerebbe concentrata su altre questioni.
Con queste forti dichiarazioni, la situazione politica a Palazzo delle Aquile si fa sempre più complicata, rendendo cruciale l’attenzione della cittadinanza su come saranno gestiti i fondi pubblici e le promesse elettorali nel futuro prossimo di Palermo.