Salvini assolto nel caso Open Arms | Gli anti-migranti esultano, ma le polemiche sono appena iniziate!

Matteo Salvini assolto nel processo Open Arms: "Il fatto non sussiste"

Il tribunale di Palermo ha emesso oggi una sentenza di assoluzione nei confronti di Matteo Salvini, attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture, dal processo riguardante la gestione della nave Open Arms. Le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio sono state archiviate con formula piena, portando così il leader della Lega a dichiarare con soddisfazione: “Assolto per aver fermato l’immigrazione di massa e difeso il mio Paese”.

La sentenza è stata letta davanti al presidente del tribunale, Roberto Murgia, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. L’avvocata Giulia Bongiorno, legale di Salvini, ha commentato che “non c’è una prova contraddittoria ma c’è una prova piena che non sussiste alcun reato”, evidenziando così la solidità della decisione giudiziaria.

L’accusa aveva richiesto una condanna a sei anni per Salvini, accusato di aver impedito lo sbarco di 147 migranti bloccati a bordo della Open Arms nel mese di agosto del 2019, i quali rimasero in mare per giorni nei pressi di Lampedusa. Salvo Cataldo, Mirko Gabriele Narducci ed Emanuele Nuccitelli hanno riportato che l’eco della sentenza ha riempito la sala, scatenando un lungo applauso da parte del pubblico presente.

Dopo la lettura della sentenza, Salvini ha festeggiato l’esito con un pranzo nel cuore di Palermo e una visita a Palazzo dei Normanni, sottolineando su X che “vince la Lega, vince il buonsenso, vince l’Italia”. La sua fidanzata, Francesca Verdini, lo ha abbracciato commossa dopo la lettura del verdetto.

Giorgia Meloni, premier e alleata di Salvini, ha espresso grande soddisfazione per l’assoluzione, definendola la dimostrazione dell’infondatezza delle accuse. Ha affermato che “difendere i confini italiani non può essere mai un crimine” e ha ribadito l’impegno del governo nella lotta all’immigrazione illegale e al traffico di esseri umani.

Le reazioni non si sono limitate ai sostenitori di Salvini. Oscar Camps, fondatore della ong Open Arms, ha espresso il suo dispiacere per la sentenza e ha dichiarato di valutare un appello, sottolineando l’importanza del rispetto dei diritti umani e del lavoro umanitario.

La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha difeso l’operato di Salvini, affermando che oggi “viene ripristinata la verità dei fatti” e che il ministro ha agito per il bene del popolo italiano. Anche i parlamentari di centrodestra hanno accolto la notizia dell’assoluzione con manifestazioni di sostegno, mentre l’ex ministra Mariastella Gelmini ha sottolineato che si sarebbe dovuto evitare un processo di tal genere.

Concludendo, questa sentenza segna un momento significativo nella storia della politica italiana, dove le scelte riguardanti l’immigrazione continuano a dividere l’opinione pubblica e a sollevare dibattiti accesi sull’equilibrio tra sicurezza nazionale e diritti umani.