Un Consigliere di Palermo offre aiuto per un bando in modo sospetto | Il conflitto d'interesse che nessuno si aspettava!
I gruppi di opposizione al Comune di Palermo protestano contro il presunto conflitto di interesse del consigliere Canto e chiedono maggiore trasparenza sul bando per i beni confiscati. 🚨✨
I gruppi di opposizione al Comune di Palermo denunciano irregolarità nel bando per i beni confiscati
I consiglieri e le consigliere di opposizione al Comune di Palermo hanno espresso la loro forte preoccupazione e indignazione in seguito a un comunicato stampa diffuso dal gruppo consiliare del Sindaco Lagalla. In particolare, il consigliere Canto è stato accusato di offrire assistenza presso un proprio ufficio privato per partecipare a un bando comunale, un comportamento considerato inopportuno e potenzialmente conflittuale.
Secondo le affermazioni dell’opposizione, l’offerta di supporto da parte del consigliere Canto solleva interrogativi su possibili irregolarità , soprattutto perché nel suo comunicato viene fornito un numero preciso di beni messi a bando, informazione che non risulterebbe pubblicata in alcun atto ufficiale. Questo non fa altro che alimentare sospetti su quella che viene definita una gestione opaca di un settore estremamente delicato: quello dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
I gruppi di opposizione hanno, inoltre, sottolineato l’inappropriatezza dell’utilizzo dell’ufficio stampa istituzionale per diffondere iniziative personali, rischiando di compromettere la funzione pubblica delle comunicazioni ufficiali.
Già in precedenza, tramite un’interrogazione Consiliare del 30 dicembre 2024, erano state denunciate gravi criticità nella formulazione del bando. Tra i punti controversi ci sono l’obbligo di iscrizione al RUNTS, che escluderebbe molte realtà associative meritevoli, e la riduzione della durata delle concessioni da dieci a sei anni, fattore che scoraggia gli investimenti significativi nella ristrutturazione degli immobili. Inoltre, l’obbligo di dichiarare anticipatamente la modalità di partecipazione senza fornire dettagli sui beni ha suscitato ulteriori preoccupazioni.
I consiglieri hanno evidenziato che tali elementi non soltanto limitano la partecipazione di associazioni del terzo settore, ma espongono il Comune al rischio di ricorsi legali, ritardando l’utilizzo di beni già destinati a finalità sociali. L’opaca gestione delle procedure di bando e le dichiarazioni del consigliere Canto, secondo l’opposizione, gettano ombre su ciò che dovrebbe rappresentare un modello di integrità amministrativa.
I gruppi consiliari di opposizione hanno quindi chiesto al Sindaco di prendere le distanze dall’iniziativa del consigliere Canto, invitando a bloccare immediatamente la procedura in corso. È richiesta una revisione integrale del bando per garantire la massima trasparenza e prevenire una valanga di ricorsi che potrebbe nuocere all’immagine del Comune.
La voce di questa opposizione, composta da rappresentanti del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, AVS, Oso e Gruppo Misto, evidenzia l’urgenza di una gestione più chiara e trasparente in un ambito tanto cruciale per la giustizia sociale e l’inclusione nella città di Palermo.