Borgo Schirò | Il paese fantasma di Palermo costruito nel fascismo: ecco cosa nasconde tra le sue rovine
Esplora la storia di Borgo Schirò, il paese fantasma in Sicilia costruito dal regime fascista e poi abbandonato. Scopri le sue origini, la struttura e le curiosità!

Nel cuore della Sicilia, tra le colline di Palermo, si trova Borgo Schirò, un villaggio oggi abbandonato che rappresenta una testimonianza silenziosa delle ambizioni e dei fallimenti del regime fascista. Costruito alla fine degli anni '30, questo borgo doveva essere un modello di sviluppo agricolo e sociale, ma col tempo è stato lasciato all'oblio, diventando un affascinante paese fantasma.
Le origini di Borgo Schirò: un progetto ambizioso
Borgo Schirò fu edificato nel 1939 per volere del regime fascista, nell'ambito di un vasto programma di colonizzazione del latifondo siciliano. L'obiettivo era quello di creare nuovi insediamenti agricoli che permettessero ai contadini di vivere vicino alle terre da coltivare, contrastando così l'emigrazione verso le città e l'abbandono delle campagne. Il borgo prende il nome da Giacomo Schirò, un giovane bersagliere di origine arbëreshë (albanese d'Italia) che nel 1920 fu assassinato con 53 coltellate durante una festa di paese.
La struttura del borgo: un microcosmo autosufficiente
Il villaggio era progettato per ospitare circa un centinaio di persone e comprendeva una trentina di abitazioni, una chiesa con canonica, una scuola, un ambulatorio medico, un negozio di generi alimentari e altre strutture essenziali per garantire l'autosufficienza della comunità. L'architettura rifletteva lo stile razionalista dell'epoca, con edifici funzionali disposti attorno a una piazza centrale.
Il declino e l'abbandono: un sogno infranto
Nonostante le buone intenzioni iniziali, Borgo Schirò iniziò a spopolarsi negli anni '70. Le cause principali furono il richiamo delle città, che offrivano maggiori opportunità lavorative, e la scarsa redditività delle piccole parcelle di terra assegnate ai contadini, insufficienti per garantire una vita dignitosa. Con il tempo, il borgo fu completamente abbandonato e le strutture rimaste furono soggette a saccheggi e al degrado causato dall'incuria e dagli agenti atmosferici.
Borgo Schirò oggi: un'attrazione per il "dark tourism"
Oggi, Borgo Schirò è una delle più note "ghost town" della Sicilia e attira appassionati di "dark tourism", ovvero il turismo legato a luoghi abbandonati o con storie tragiche. Nonostante lo stato di abbandono, il borgo conserva un fascino particolare, amplificato dalla vegetazione che ha lentamente riconquistato gli spazi un tempo abitati. Le strutture presentano evidenti segni di degrado, con crepe e crolli parziali, ma offrono uno spaccato suggestivo di un'epoca passata.
Curiosità: un borgo dedicato a un eroe dimenticato
Una curiosità su Borgo Schirò riguarda proprio la figura di Giacomo Schirò, a cui il villaggio è intitolato. Nonostante il suo sacrificio e il riconoscimento ottenuto con la dedicazione del borgo, la sua storia è poco conosciuta al di fuori della comunità locale. Questo rende Borgo Schirò non solo un luogo di interesse storico e architettonico, ma anche un simbolo della memoria collettiva che rischia di essere dimenticata.