L'ex Manicomio di Palermo | Gli orrori nascosti e la storia dimenticata della Real Casa dei Matti

Esplora la storia oscura dell'ex Manicomio di Palermo, la Real Casa dei Matti, e scopri gli orrori nascosti per decenni dietro le sue mura.

A cura di Paolo Privitera
04 marzo 2025 18:00
L'ex Manicomio di Palermo | Gli orrori nascosti e la storia dimenticata della Real Casa dei Matti -
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Nel cuore di Palermo, celato dietro le mura dell'ex Ospedale Psichiatrico Pietro Pisani, si nasconde un capitolo oscuro della storia italiana. Conosciuto un tempo come Real Casa dei Matti, questo manicomio è stato teatro di sofferenze indicibili e pratiche oggi considerate disumane. Per decenni, al suo interno, si sono consumati drammi umani lontano dagli occhi del mondo.

Le origini della Real Casa dei Matti

Fondata il 10 agosto 1824 dal barone Pietro Pisani, la Real Casa dei Matti rappresentò uno dei primi esempi in Europa di struttura psichiatrica dedicata esclusivamente alla cura delle malattie mentali. Con decreto del 21 agosto 1825, l'istituto ottenne il titolo onorifico di "regio" da Re Francesco I delle Due Sicilie. Inizialmente, l'approccio terapeutico si basava su metodi psicologici piuttosto che farmacologici, un'innovazione per l'epoca.

Le condizioni dei pazienti: tra cure e sofferenze

Nonostante le buone intenzioni iniziali, nel corso degli anni le condizioni all'interno del manicomio peggiorarono drasticamente. I pazienti, spesso internati contro la loro volontà, venivano sottoposti a trattamenti che oggi definiremmo crudeli:

  • Contenzione fisica: l'uso di camicie di forza e legature per immobilizzare i pazienti era una pratica comune.
  • Terapie invasive: elettroshock e lobotomie venivano eseguiti senza adeguato consenso o anestesia.
  • Isolamento: molti pazienti trascorrevano lunghi periodi in celle buie e anguste, privati di qualsiasi contatto umano.

Queste pratiche, giustificate all'epoca come "cure", causavano spesso più danni che benefici, trasformando il manicomio in un luogo di sofferenza perpetua.

La chiusura e l'oblio

Con l'approvazione della Legge Basaglia nel 1978, che sancì la chiusura dei manicomi in Italia, la Real Casa dei Matti cessò ufficialmente le sue attività. Tuttavia, le storie di dolore e gli orrori vissuti al suo interno rimasero sepolti sotto il peso dell'indifferenza e della vergogna collettiva. Oggi, parte della struttura ospita presidi sanitari e alcune associazioni, ma gran parte dell'edificio giace in stato di abbandono, come un monumento silenzioso a ricordo di un passato tormentato. 

Curiosità: la poetessa dimenticata

Tra le mura dell'ex manicomio visse per oltre cinquant'anni Maria Ermenegilda Fuxa, una poetessa siciliana spesso paragonata ad Alda Merini. Rinchiusa dopo la morte dei genitori, trovò nella poesia un rifugio dalla follia circostante. Le sue opere, poco conosciute al grande pubblico, offrono una testimonianza struggente della vita all'interno dell'istituto. In una delle sue poesie scrisse: "Non voglio morire di… manicomio…

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