Memorie di una schiava a Palermo | Scopri il potente legame tra passato e presente che ci sfida a riflettere!

Un viaggio emozionante nella schiavitù e nella libertà con Memorie di una schiava, in scena al Teatro Biondo di Palermo. Non mancare! 🎭🌍✨

A cura di Redazione
10 marzo 2025 13:00
Memorie di una schiava a Palermo | Scopri il potente legame tra passato e presente che ci sfida a riflettere! -
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Memorie di una schiava

Teatro Biondo di Palermo: in prima nazionale "Memorie di una schiava" con Pamela Villoresi e Baba Sissoko

La Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo ospiterà mercoledì 12 marzo, alle ore 21.00, la prima nazionale di "Memorie di una schiava", uno spettacolo che promette di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Protagonista è l’attrice Pamela Villoresi, affiancata dal musicista maliano Baba Sissoko, che porterà sul palco una narrazione potentemente evocativa, liberamente ispirata al romanzo "Spedizione al baobab" di Wilma Stockenström, un’opera che già al suo esordio, nel 1981, ha lasciato un segno indelebile nella letteratura afro-sudafricana.

L’adattamento e la regia sono curati da Gigi Di Luca, il quale ha scelto di collocare la storia di una schiava in un contesto universale, lontano dai confini geograficamente e culturalmente specifici. “Le ferite, le violenze, il dolore, l’umiliazione non hanno nazionalità”, sottolinea Di Luca, evidenziando come i temi affrontati siano, purtroppo, attuali e pertinenti, collegando la sofferenza del passato a quella delle schiavitù moderne.

Il baobab, simbolo di forza e protezione, diviene il rifugio della protagonista, che in esso ritrova non solo un riparo fisico, ma anche una sorta di identità dimenticata. “Sono un essere supremo in questa corteccia e ogni volta che lascio il ventre protettivo dell’albero torno a essere umana": queste parole incarnano il viaggio interiore della protagonista, la quale riesce a riconquistare la sua dignità, protraendo un discorso che, pur essendo radicato in un contesto storico specifico, parla a tutti noi.

Lo spettacolo si distingue per l’importanza data alla musica, eseguita dal vivo da Sissoko. La sua voce, intensa e a tratti malinconica, si fa portavoce delle emozioni e delle storie di vite segnate dalla sofferenza, innestandosi nel testo e creando un’atmosfera che invita alla riflessione.

“Le parole poetiche di Wilma Stockenström si sovrappongono a storie e volti di ragazze nigeriane, senegalesi, ghanesi e albanesi di oggi”, dichiara Di Luca, sottolineando la forza di un messaggio che si fa eco delle lotte contemporanee contro l’oppressione e il silenzio.

Le repliche di "Memorie di una schiava" si terranno fino al 30 marzo, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un mondo poetico e doloroso, dove la bellezza può emergere dalla brutalità.

Con un’ora di durata, questo allestimento è un invito a interrogarsi sulla libertà e sulla dignità umana, i cui confini continuano ad essere messi in discussione. “L’albero baobab è un punto di riferimento, un confine tra passato e presente”, e questa produzione teatrale ci invita a riconsiderare le nostre memorie e le nostre responsabilità.

Non perdetelo!

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