Angelo La Bella eletto presidente della Federazione Allevatori Sicilia | Gli allevatori siciliani stanno per rivoluzionare il settore?

Angelo La Bella Eletto Presidente della Federazione Allevatori Sicilia

Il mondo dell’agricoltura siciliana si rinnova con l’elezione di Angelo La Bella a nuovo presidente della Federazione Allevatori Sicilia (Fas). Il 48enne originario di Melilli, tra le province di Siracusa, ha ottenuto il consenso unanime durante l’assemblea tenutasi nell’aula magna dell’Università di Palermo.

La Bella, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie con una specializzazione in genetica animale, gestisce un allevamento ovicaprino con oltre 250 capi e, dal 2018, ha ampliato la sua attività includendo un caseificio per la produzione di latte. Inoltre, il neopresidente si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità, producendo anche olio e foraggi, rendendo così la sua azienda quasi completamente autonoma. La vendita diretta nei Mercati Campagna Amica rappresenta un ulteriore impegno verso una filiera corta e locale.

In un momento di grande importanza per il settore, La Bella ha sottolineato che gli allevatori siciliani hanno raggiunto vette professionali altissime. Sotto la sua guida, la Fas si propone come un’associazione dinamica e vitale, aperta a raggiungere grandi obiettivi e a risolvere le criticità del settore.

Tuttavia, il neo presidente ha anche evidenziato la necessità di un supporto più attivo da parte delle istituzioni. Ha quindi richiesto un incontro urgente con l’assessore alla Salute per discutere le proposte volte a far fronte al grave problema delle zoonosi, una preoccupazione centrale degli allevatori siciliani.

Il nuovo consiglio direttivo della Fas è composto da esperti del settore, tra cui Giuseppe Scalisi, Giuseppe Ingraffia, Giovanni Battaglia, Liborio Mangiapane, Francesco Loria, Luca Cammarata, Francesco Petralia, Giovanni Tumino, Carlo Savoca, Gaspare Rosselli, Luciano La Terra e Benedetta Morello.

La nuova leadership della Federazione si prepara così a scrivere un capitolo significativo per il futuro dell’allevamento in Sicilia, con la speranza di un dialogo costruttivo con le istituzioni per il bene del settore e della salute pubblica.