I Quattro Canti di Palermo | Il cuore barocco della città tra storia e simbolismo
Scopri la storia e il simbolismo dei Quattro Canti di Palermo, crocevia barocco che divide la città in quattro storici quartieri.

Nel cuore pulsante di Palermo, l'incrocio tra Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele ospita i celebri Quattro Canti, noti anche come Piazza Villena. Questo spazio urbano, realizzato tra il 1608 e il 1620, rappresenta un capolavoro del barocco siciliano e un punto nevralgico della città.
Origini e progettazione dei Quattro Canti
All'inizio del XVII secolo, sotto il dominio dei viceré spagnoli, Palermo subì una significativa trasformazione urbanistica. L'architetto fiorentino Giulio Lasso fu incaricato di progettare un incrocio monumentale ispirato alle Quattro Fontane di Roma, con l'obiettivo di dividere la città in quattro parti uguali, note come "mandamenti".
Architettura e simbolismo delle facciate
Ogni angolo della piazza presenta una facciata concava suddivisa in tre ordini architettonici: dorico, ionico e corinzio. Al piano inferiore, le fontane rappresentano i quattro fiumi storici di Palermo: Oreto, Kemonia, Pannaria e Papireto. Il secondo livello ospita le statue dei sovrani spagnoli Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV, mentre il terzo livello è dedicato alle sante patrone della città: Cristina, Ninfa, Oliva e Agata.
I Quattro Canti come "Teatro del Sole"
La piazza è spesso chiamata "Teatro del Sole" poiché, durante le diverse ore del giorno, almeno una delle facciate è sempre illuminata dal sole, creando un suggestivo gioco di luci e ombre che esalta la bellezza delle decorazioni barocche.
Curiosità
Oltre alla sua funzione estetica e urbanistica, i Quattro Canti hanno storicamente ospitato eventi pubblici significativi, dalle celebrazioni festive alle esecuzioni capitali, sottolineando il loro ruolo centrale nella vita sociale di Palermo
