La Comunità abbraccia Sara Campanella: "No alla violenza"

Tanto dolore mentre si accoglie Sara Campanella. Una scritta chiara sul feretro e striscioni in piazza: “Mi amo troppo per stare con chiunque"

A cura di Marco D'Urso
06 aprile 2025 22:29
La Comunità abbraccia Sara Campanella: "No alla violenza" -
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L’intera comunità di Misilmeri abbraccia per l'ultima volta la sua "figlia". Tutti si stringono attorno alla famiglia di Sara Campanella, la giovane universitaria tragicamente uccisa lunedì scorso a Messina dal collega Alessandro Argentino (cronaca qui). 

Il corteo funebre ha raggiunto piazza delle Anime Sante nel primo pomeriggio, accompagnato dal silenzio composto e da uno straziante applauso.

“Un angelo, era un angelo”: dolore e commozione per l’arrivo della salma

Il feretro bianco, con sopra una foto di Sara e la scritta “No violenza”, è stato accolto da centinaia di persone giunte non solo da Misilmeri ma anche da Palermo e dai comuni vicini. 

I familiari, visibilmente distrutti dal dolore, hanno voluto un momento di preghiera privata prima che la bara entrasse in chiesa. “Un angelo, era un angelo”, hanno sussurrato tra le lacrime.

“Sara vive!”: il grido che ha scosso la piazza

Dopo il rintocco lento delle campane, un grido si è levato dalla folla: “Sara vive!”, seguito da un lungo, commosso applauso. In chiesa, insieme alla famiglia, anche gli scout del gruppo Misilmeri, a cui Sara apparteneva. Un segno della sua voglia di vivere, del suo impegno, dei suoi sogni.

Un lenzuolo bianco e parole che diventano simbolo

Da una palazzina affacciata sulla piazza è stato srotolato un lenzuolo con la scritta:

 “Mi amo troppo per stare con chiunque. Sara Campanella figlia di tutti noi.”

Parole semplici, ma cariche di significato, che parlano di libertà, rispetto e amore per se stessi. Valori che ogni donna dovrebbe poter difendere, senza paura.

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