Palermo si prepara al Festival del Clima: scopri perché questo evento potrebbe cambiare il destino del Mediterraneo!

Partecipa all'Earth Day Med a Palermo dal 6 al 12 aprile 2025! Scopri eventi, dibattiti e laboratori per un Mediterraneo sostenibile. 🌍🌱✨

A cura di Redazione
04 aprile 2025 12:55
Palermo si prepara al Festival del Clima: scopri perché questo evento potrebbe cambiare il destino del Mediterraneo! -
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Palermo si prepara a ospitare il primo Festival del clima del Mediterraneo: Earth Day Med

Palermo sarà il palcoscenico del primo Earth Day Med, un festival dedicato al clima e all’ambiente, che si svolgerà dal 6 al 12 aprile 2025. Questo evento, promosso dalla Fondazione Studio Rizoma con il supporto di un’importante rete di enti e istituzioni, si propone di affrontare le sfide climatiche che interessano la regione Mediterranea, definita dall’IPCC come uno degli hotspot climatici più vulnerabili del pianeta.

La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Palermo e dell’Unione per il Mediterraneo, ed è organizzata in un contesto geopolitico caratterizzato da tensioni e sfide economiche che rimandano alla necessità di un’unità tra i Paesi del Mediterraneo, diversamente divisi. “La nostra regione può aspirare a diventare un modello per la transizione ecologica a livello globale”, ha dichiarato Giulia Giordano, Direttrice strategia globale e Mediterraneo di ECCO.

Un Festival ricco di eventi e opportunità di collaborazione

Earth Day Med intende offrire uno spazio di dialogo e partecipazione che coinvolga cittadini, studenti e istituzioni pubbliche. L’evento prevede una settimana di attività, tra cui panel di esperti, workshop, concerti e proiezioni cinematografiche. In particolare, il festival si propone di elaborare strategie per una ecologia condivisa, promuovendo la cooperazione tra i diversi attori del settore.

La settimana inizierà con “alberi in cammino,” una passeggiata itinerante che coinvolgerà il pubblico in letture e musica, per poi culminare in una conferenza internazionale che si svolgerà il 9 aprile presso il Palazzo Steri, con la partecipazione di oltre trenta esperti da vari Paesi.

Educazione e consapevolezza come strumenti di cambiamento

Un aspetto centrale di Earth Day Med sarà la sua attenzione verso le generazioni future. Con workshop dedicati nelle scuole, il festival punta a stimolare nei giovani un pensiero critico sulla sostenibilità e l’agricoltura. La LIPU e la Fondazione Heinrich Böll saranno protagoniste nella realizzazione di attività pensate per discenti di tutte le età, cercando di creare cittadini consapevoli e responsabili, in grado di affrontare le sfide climatiche.

Anche il cineforum del festival svolgerà un ruolo importante: film come “Until the end of the world” affronteranno temi cruciali legati agli allevamenti intensivi e agli impatti dell’inquinamento marino, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui interagiamo con l’ambiente.

Un appello alla collaborazione internazionale

“Il cambiamento climatico ci impone di scegliere: divisione o integrazione?” ha sottolineato Giordano, evidenziando la fondamentale importanza di cooperare per un Mediterraneo resiliente e prospero. Con iniziative come TeraMed, volta a raggiungere 1 TW di capacità di energia rinnovabile entro il 2030, il festival si pone l’obiettivo di mobilitare le energie e risorse necessarie per costruire un futuro sostenibile per il Mediterraneo.

Il festival non sarà solo un’occasione di dibattito, ma rappresenterà anche un punto di incontro culturale con performance artistiche e laboratori per bambini, per avvicinare tutti alla tematica ambientale in modo creativo e coinvolgente.

Conclusione: uno spazio per il dialogo e l’azione

Concludendo, l’Earth Day Med si annuncia come un festival innovativo e inclusivo, mirato a creare una voce comune per il Mediterraneo nel campo della sostenibilità. La città di Palermo si ripropone così di essere non solo un centro di eccellenza, ma anche un laboratorio di idee e azioni per affrontare le sfide climatiche in un momento storico cruciale. La scelta tra divisione e cooperazione è quindi nelle mani di tutti noi, ed è questo il messaggio che il festival intende veicolare.

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