C’è qualcosa di strano che nessuno riesce a spiegare | Il parco Ninni Cassarà di Palermo nasconde un mistero
Il Parco Ninni Cassarà di Palermo, da oasi verde a sito contaminato. Scopri la sua storia e le battaglie per la riapertura.

Un sogno verde nel cuore di Palermo
Inaugurato nel novembre 2011, il Parco Ninni Cassarà si estende per oltre 28 ettari tra via Ernesto Basile e corso Pisani. Dedicato al commissario di polizia ucciso dalla mafia nel 1985, il parco rappresentava un polmone verde per la città, con percorsi pedonali, aree giochi e spazi per attività sportive.
La scoperta dell'amianto e la chiusura
Nel 2014, a soli tre anni dall'apertura, il parco è stato chiuso a causa della scoperta di amianto e altri rifiuti tossici nel terreno. Le indagini hanno rivelato che l'area era stata utilizzata come discarica abusiva per decenni, con materiali pericolosi che hanno contaminato anche la falda acquifera.
Un parco diviso in zone di rischio
Il parco è stato suddiviso in tre aree: verde, gialla e rossa, in base al livello di contaminazione. La zona verde, teoricamente meno pericolosa, è stata oggetto di studi per una possibile riapertura, ma la presenza diffusa di amianto ha complicato i piani.
Tentativi di bonifica e ostacoli burocratici
Nonostante le promesse delle autorità, i lavori di bonifica procedono a rilento. Nel 2021, sono stati effettuati carotaggi per valutare la situazione, ma i risultati hanno evidenziato la presenza di cianuro nelle falde acquifere. La mancanza di fondi e la complessità delle operazioni hanno rallentato ulteriormente i progressi.
La voce dei cittadini
La comunità palermitana non è rimasta in silenzio. Petizioni e manifestazioni hanno richiesto la riapertura del parco, almeno nelle aree meno contaminate. Tuttavia, le autorità hanno sottolineato la necessità di ulteriori studi e fondi per garantire la sicurezza dei cittadini.
Curiosità
Il Parco Ninni Cassarà è stato realizzato su un'area precedentemente utilizzata come poligono di tiro. Durante i lavori di costruzione, sono stati rinvenuti numerosi reperti storici, tra cui resti di antiche cave e manufatti risalenti al periodo romano, testimonianza della ricca storia del sito.