Confiscati 736.000 euro dalla Polizia di Palermo | Scopri il legame scioccante con la criminalità organizzata!

Confisca di 736.000 euro a Palermo: colpita l'eredità di un imprenditore legato alla criminalità. Scopri i dettagli di questa indagine ⚖️💰.

A cura di Redazione
31 maggio 2025 14:42
Confiscati 736.000 euro dalla Polizia di Palermo | Scopri il legame scioccante con la criminalità organizzata! -
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Palermo: Confiscati oltre settecentomila euro a ex amministratore giudiziario

L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ha recentemente eseguito un provvedimento di confisca definitiva di € 736.000, a carico di un erede di R.R., deceduto nel 2018. La somma confiscata, che rappresenta il ricavato della vendita di un compendio aziendale nel settore agricolo, è stata oggetto di un’indagine complessa e articolata condotta dalle autorità.

La confisca è stata disposta dal Tribunale di Palermo in risposta a una proposta avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Palermo. Le indagini hanno evidenziato una gestione irregolare di alcuni conti correnti confiscati, da parte di R.R., che agiva come amministratore giudiziario. Nonostante fosse scomparso, il suo operato ha sollevato gravi irregularità: l’uomo avrebbe effettuato prelievi illeciti per circa quattro anni, per un valore complessivo di oltre un miliardo di lire.

In particolare, è stato accertato che R.R. ha prelevato indebitamente somme significative dai conti destinati alla gestione di beni confiscati legati a soggetti afferenti alla criminalità organizzata. L’immediata necessità di verifica era scaturita dal fatto che R.R. non aveva mai depositato il rendiconto finale delle sue operazioni. I risultati delle indagini hanno rivelato l’uso dei fondi per investimenti personali nel settore vitivinicolo, in particolare per la creazione di una cantina e di un oleificio.

Gli ulteriori approfondimenti hanno portato alla luce che, dopo la morte di R.R., l’erede dell’uomo ha venduto il ramo d’azienda in questione, ricevendo il pagamento su un conto corrente societario. Questa operazione ha fatto emergere la connessione tra i fondi illecitamente prelevati e l’accrescimento del valore dell’azienda agricola a lui riconducibile. Il Tribunale ha così ritenuto legittima la confisca, sottolineando la pericolosità sociale delle condotte di R.R..

Con questo provvedimento, le autorità palermitane dimostrano ancora una volta la loro determinazione nel combattere la criminalità economica e nel garantire la trasparenza nelle gestioni patrimoniali, evitando che fondi illeciti possano continuare a circolare nel tessuto economico locale.

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