Confusione a Palermo | Il bando per i beni confiscati rischia di diventare una trappola burocratica!

Consiglieri ripetono all'Amministrazione l'urgenza di gestione trasparente dei beni confiscati. È tempo di garantire parità e qualità! 🏛️💪✨

A cura di Redazione
30 maggio 2025 11:14
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Bando beni confiscati, l’opposizione incalza il Sindaco: “Urgente un intervento per evitare opacità”

Palermo, 30 maggio 2025 – Per la quarta volta in cinque mesi, i consiglieri comunali di opposizione tornano a rivolgere domande all’Amministrazione sul bando per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Un tema delicato e cruciale per la città, che richiede un approccio trasparente e rigoroso.

Nel loro comunicato, i membri di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, AVS, Oso e Gruppo Misto sottolineano come il bando, nella sua attuale formulazione, crei rischi significativi di contenziosi legali e disparità di accesso. “Soprattutto a Palermo, non possiamo permetterci opacità su un tema così sensibile”, hanno dichiarato i consiglieri.

Un aspetto critico emerso nell’interrogazione è la modalità di presentazione delle proposte. Le associazioni hanno ricevuto credenziali per una piattaforma online, che include un elenco di beni, ma senza la possibilità di effettuare sopralluoghi diretti. “È incoerente chiedere progetti di ristrutturazione senza permettere di vedere gli immobili”, ha evidenziato l’opposizione.

Secondo i firmatari, la mancanza di accesso fisico agli immobili mina la correttezza e la parità di accesso nel processo di valutazione. “È impossibile progettare interventi sulla base di sole immagini esterne e coordinate geografiche. Questa situazione crea un campo di gioco storto”, hanno aggiunto.

In un appello accorato, l’opposizione richiede che il Sindaco Lagalla prenda una posizione chiara e decisa. “Serve una gestione trasparente e partecipata, affinché il patrimonio confiscato diventi un simbolo di riscatto per la città,” hanno esortato. Senza un intervento urgente, rischiano di essere bloccate le organizzazioni che desiderano contribuire al miglioramento sociale e culturale di Palermo.

“La gestione dei beni confiscati deve essere un modello di giustizia sociale e non una corsa a ostacoli,” concludono i consiglieri, sottolineando l’importanza di garantire un accesso equo a tutti i partecipanti al bando. L’auspicio è che l’Amministrazione ascolti le preoccupazioni e agisca tempestivamente, per non perdere un’occasione fondamentale per il futuro della città.

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