La rivolta che ha scioccato l'Italia | La Palermo ribelle dell’Ottocento e la storia che nessuno conosce

Scopri la Palermo anarchica dell’Ottocento: giornali clandestini, barricate e rivolte che hanno segnato la storia della città.

A cura di Paolo Privitera
28 maggio 2025 12:00
La rivolta che ha scioccato l'Italia | La Palermo ribelle dell’Ottocento e la storia che nessuno conosce - Illustrazione: Felice Cerruti Bauduc/Wikipedia
Illustrazione: Felice Cerruti Bauduc/Wikipedia
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Palermo, epicentro della ribellione

Nell'Ottocento, Palermo fu teatro di fermenti rivoluzionari che scuotevano l'intera Europa. La città divenne un crocevia di idee anarchiche, socialiste e repubblicane, alimentate da un crescente malcontento popolare. Le condizioni di vita precarie, l'oppressione politica e le disuguaglianze sociali spinsero molti palermitani a cercare nuove vie di emancipazione.

La stampa clandestina: voce della rivoluzione

In questo clima di tensione, nacquero numerosi giornali clandestini che diffondevano idee rivoluzionarie. Tra questi, "L'Anarchico" e "Il Grido del Popolo" divennero strumenti fondamentali per organizzare proteste e diffondere ideali libertari. Queste pubblicazioni, spesso stampate in segreto e distribuite di nascosto, rappresentavano una sfida diretta all'autorità costituita.

Le barricate: simbolo della resistenza

Le tensioni culminarono nella famosa "Rivolta del Sette e Mezzo" nel settembre 1866. Per sette giorni e mezzo, Palermo fu teatro di scontri violenti tra insorti e forze governative. Le barricate erette nelle strade, come quelle immortalate in fotografie d'epoca, divennero simboli della resistenza popolare. La rivolta fu repressa con brutalità, ma segnò un punto di svolta nella storia della città. 

Paolo Schicchi: l'anarchico siciliano

Figura centrale di questo periodo fu Paolo Schicchi, nato a Collesano nel 1865. Fin da giovane, Schicchi si distinse per il suo fervore rivoluzionario, partecipando attivamente a movimenti anarchici e fondando circoli e giornali. La sua attività lo portò a scontrarsi con le autorità, subendo arresti e condanne. Nonostante le persecuzioni, continuò a lottare per i suoi ideali fino alla morte, avvenuta a Palermo nel 1950. 

Curiosità: l'eredità di Schicchi

Paolo Schicchi non fu solo un attivista politico, ma anche un prolifico scrittore. Tra le sue opere più note, "Il Contadino e la questione sociale" e "Casa Savoia", in cui criticava aspramente la monarchia italiana. La sua eredità intellettuale influenzò generazioni di anarchici e continua a essere studiata ancora oggi.

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