La villa dei baroni | Il giardino segreto siciliano che profuma di storia e rinascita
Nata come residenza nobiliare, diventata hotel rinomato in tutta Europa e oggi al centro del rilancio culturale siciliano: la storia incredibile di questo giardino segreto che non ti aspetti!

Un angolo di pace tra gli ulivi, la storia e il profumo di lavanda
Villa Genuardi non è solo un giardino urbano: è un viaggio nel tempo. Situata nella zona Colleverde di Agrigento, questa residenza storica ha vissuto epoche, guerre, fasti e abbandoni, cambiando più volte volto e anima.
Oggi è tornata a splendere, nel contesto di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, e ospita mostre e iniziative che uniscono tradizione e futuro. Ma per capirne il valore, bisogna fare un passo indietro.
Dal barone Genuardi a un hotel tra i più famosi d’Europa
Tutto comincia nell’Ottocento, quando Ignazio Genuardi, barone originario di Comitini e tra i più ricchi possidenti della zona, fa costruire questa villa come residenza di campagna.
Era l’epoca d’oro dello zolfo siciliano, e Genuardi ne era uno dei protagonisti. Ma la concorrenza internazionale (soprattutto francese e inglese) e la crisi del settore lo portarono al fallimento. La villa passò così nelle mani della famiglia Ragusa.
Fu Enrico Ragusa, imprenditore palermitano appassionato di botanica, a trasformarla in un lussuoso hotel: l’Hotel des Temples. Sessanta camere, arredi ricercati, e soprattutto un giardino esotico popolato da palme e specie rare, che presto rese famosa la struttura in tutta Europa.
La papaya in Sicilia? Tutto comincia qui
Con il passaggio di proprietà alla famiglia Trippi negli anni ’20, il giardino di Villa Genuardi crebbe ancora: Leonardo Trippi lo arricchì con nuove specie subtropicali, fino a farne la più grande piantagione europea di papaya.
Un vero e proprio orto botanico urbano, con alberi da frutto e piante profumate, che diventò una delle attrazioni più curiose della zona.
Dalla guerra alla rinascita: la svolta degli anni ‘90
Durante la Seconda guerra mondiale la villa cambiò ancora funzione: prima fu occupata dalle truppe tedesche, poi dagli americani che ne fecero il proprio quartier generale. Al termine del conflitto, lo splendore era ormai sbiadito.
Fu grazie all’impegno dell’agrigentino Francesco La Loggia, assessore regionale, che la Regione Siciliana acquistò la proprietà, salvandola dal degrado. Sotto Villa Genuardi, infatti, si trova una sorgente termale dalle proprietà curative che si sperava di valorizzare.
Oggi è un centro culturale... e un’oasi nel verde
Attualmente, Villa Genuardi è sede della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento e ospita corsi universitari legati al patrimonio culturale. I suoi spazi accolgono mostre, eventi, e percorsi didattici che valorizzano le radici del territorio.
Nel giardino, oltre agli antichi alberi di ulivo, si trovano mandorli, carrubi, fichi d’India, melograni, lavanda, aloe, alloro, rosmarino, e molte altre specie. Un piccolo eden profumato che racconta una Sicilia lenta, viva e resistente.
Mostre e racconti tra il Gange e la Magna Grecia
Nel 2025, per celebrare Agrigento come Capitale della Cultura, Villa Genuardi ospita una delle tappe del progetto Countless Cities – Biennale delle Città del Mondo, curato da Farm Cultural Park. Tra le installazioni, anche il suggestivo reportage di Andrea Marchegiani dedicato alla spiritualità e quotidianità sulle rive del Gange, nella città sacra di Varanasi.
Accanto alle fotografie contemporanee, la villa conserva anche reperti archeologici, come i "guttus", antichi vasetti utilizzati per versare liquidi a goccia, spesso ritrovati nelle necropoli greche. Una contaminazione di epoche e mondi che convive armoniosamente sotto lo stesso tetto.
📌 Curiosità: sai perché Villa Genuardi è anche candidata tra i “Luoghi del Cuore” FAI?
Villa Genuardi è stata inserita tra i Luoghi del Cuore del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano): una campagna nazionale che punta a valorizzare siti culturali e naturali d’Italia spesso dimenticati. La candidatura mira a ottenere fondi per ulteriori interventi di tutela e valorizzazione del giardino e dell’edificio storico.