Un posto che Palermo vorrebbe dimenticare | L’Antico carcere dell’Albergheria svela una storia inquietante
Scopri la storia dell'antico carcere dell'Albergheria a Palermo: tra punizione e redenzione, un luogo simbolo del centro storico.

Una prigione nel cuore di Palermo
Nel cuore pulsante del quartiere Albergheria, tra le strade strette e le antiche mura, sorgeva un edificio che pochi oggi ricordano: l'antico carcere dell'Albergheria. Questo luogo, testimone silenzioso di secoli di storia, rappresentava non solo un centro di detenzione, ma anche un tentativo di rieducazione e redenzione per coloro che vi erano rinchiusi.
Dalle origini al declino
Le origini del carcere risalgono al periodo in cui Palermo era sotto il dominio spagnolo. Nel 1595, sotto il governo del Viceré Conte d'Olivares, si decise di adattare l'edificio delle dogane per ospitare le pubbliche carceri. Le stanze superiori furono destinate ai magistrati e tribunali del Regno, mentre quelle inferiori divennero celle per i detenuti.
Nel corso dei secoli, il carcere dell'Albergheria fu teatro di numerosi eventi significativi. Durante il periodo borbonico, ad esempio, fu istituito uno "Spedale" per la cura dei detenuti, e nel Settecento venne eretto un ospedale per lebbrosi, rognosi e affetti da malattie veneree.
Tra punizione e redenzione
Nonostante la sua funzione punitiva, il carcere dell'Albergheria fu anche un luogo di redenzione. La Compagnia dei Bianchi, ad esempio, si occupava di assistere spiritualmente i condannati a morte nei loro ultimi giorni, affinché potessero morire in grazia di Dio.
Inoltre, nel 1627, fu istituita l'Opera di Santa Maria di Visita Carceri, con l'obiettivo di prendersi cura dei detenuti, fornendo loro vitto, vesti e assistenza spirituale. Questa iniziativa rappresentava un tentativo concreto di rieducazione e reinserimento sociale.
L'Oblio e la riscoperta
Con il passare del tempo, il carcere dell'Albergheria cadde in disuso. Nel 1840, i detenuti furono trasferiti al nuovo carcere dell'Ucciardone, e l'edificio fu trasformato in Palazzo delle Reali Finanze. Oggi, l'antico carcere è quasi completamente dimenticato, nascosto tra le pieghe della storia e dell'urbanistica palermitana.
Tuttavia, alcune tracce del suo passato sopravvivono ancora. Le antiche mura, le grate delle celle e le strutture architettoniche testimoniano la sua esistenza e l'importanza che ebbe nella storia della città.
Curiosità: il carcere delle "Male Femmine"
Accanto al carcere dell'Albergheria, esisteva un altro istituto di detenzione particolare: il Ritiro delle Zingare, noto anche come carcere delle "male femmine". Fondato nel 1680, questo luogo era destinato alla redenzione delle donne di malaffare, che venivano accolte per essere rieducate attraverso il lavoro e la preghiera. Oggi, l'edificio ospita un moderno campus universitario, ma la sua storia rimane impressa nelle mura.