Le miniere di zolfo e gli incredibili misteri | L’inferno sotto Palermo dove si cela una storia mai raccontata

Scopri la storia delle miniere di zolfo di San Giuseppe Jato, vicino Palermo, dove bambini lavoravano in condizioni disumane per estrarre l'oro del diavolo.

A cura di Paolo Privitera
21 maggio 2025 18:00
Le miniere di zolfo e gli incredibili misteri | L’inferno sotto Palermo dove si cela una storia mai raccontata - Foto: Domingo/Wikipedia
Foto: Domingo/Wikipedia
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Palermo e l’oro giallo: una storia dimenticata

Nel cuore della Sicilia, a pochi chilometri da Palermo, sorgeva un tempo un mondo sotterraneo fatto di sudore, fuoco e disperazione: le miniere di zolfo di San Giuseppe Jato. Queste miniere rappresentavano una delle principali fonti di zolfo dell'isola, un minerale prezioso per l'industria chimica del XIX secolo. La Sicilia, infatti, deteneva il monopolio mondiale dell'estrazione di zolfo, con oltre il 90% della produzione globale proveniente da queste terre. ​

I carusi: schiavi dell’oro del diavolo

Il lavoro nelle miniere era estremamente duro e pericoloso. I "carusi", bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, venivano impiegati per trasportare a spalla sacchi di zolfo pesanti fino a 30 kg attraverso stretti cunicoli sotterranei. Questi giovani lavoratori erano spesso venduti dalle loro famiglie ai picconieri in cambio di una somma chiamata "soccorso morto". Le condizioni di lavoro erano disumane: turni massacranti, malnutrizione, abusi fisici e psicologici. ​

Tragedie e silenzi

Le miniere di San Giuseppe Jato non furono esenti da tragedie. Crolli, esplosioni di gas e incendi erano all'ordine del giorno, mietendo numerose vittime tra i minatori e i carusi. Uno degli incidenti più gravi si verificò nel 1901 nella miniera di Cozzo Vitello, dove un crollo causò la morte di diversi lavoratori. Questi eventi, spesso taciuti o minimizzati, rappresentano una pagina oscura della storia industriale siciliana. ​

Curiosità: l’arte che denuncia

La drammatica realtà dei carusi ha ispirato numerosi artisti e scrittori. Luigi Pirandello, nel suo racconto "Ciàula scopre la luna", descrive la vita di un giovane caruso che, per la prima volta, vede la luna dopo una giornata di lavoro in miniera. Il pittore Onofrio Tomaselli, invece, immortalò la sofferenza di questi bambini nel suo dipinto "I Carusi", oggi esposto al Museo Civico di Caltanissetta.

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