Scoperto un tesoro nascosto sotto gli occhi di tutti | Ecco cosa si nasconde davvero a Santa Maria della Grotta
Scopri la storia della Chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro e del Collegio Massimo dei Gesuiti, cuore culturale di Palermo.

Un viaggio nel cuore della Palermo barocca
Nel cuore pulsante di Palermo, lungo l'antica via del Cassaro (oggi Corso Vittorio Emanuele), si erge un complesso monumentale che racconta secoli di storia, fede e cultura: la Chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro e il Collegio Massimo dei Gesuiti.
La chiesa, edificata nel 1615, rappresenta un esempio significativo dell'architettura barocca siciliana. La sua costruzione fu affidata all'architetto Paolo Amato, che impreziosì l'edificio con decorazioni elaborate e una facciata imponente.
Il Collegio Massimo: culla dell'istruzione
Adiacente alla chiesa, il Collegio Massimo dei Gesuiti fu fondato nel 1549 e divenne un centro nevralgico per l'istruzione e la formazione culturale a Palermo. Nel 1586, i Gesuiti iniziarono la costruzione dell'edificio attuale, che fu completato nel 1588.
Il Collegio ospitava una biblioteca ricca di volumi e manoscritti, diventando un punto di riferimento per studiosi e intellettuali dell'epoca. Dopo l'espulsione dei Gesuiti nel 1767, l'edificio fu trasformato in Real Biblioteca e successivamente divenne la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana "Alberto Bombace".
Un patrimonio artistico e culturale
La Chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro è rinomata per le sue opere d'arte, tra cui affreschi, stucchi e altari decorati. All'interno del Collegio Massimo, si possono ammirare sale affrescate e una maestosa biblioteca che conserva preziosi volumi antichi.
Il complesso ha ospitato eventi storici di rilievo, come l'apertura del secondo Parlamento siciliano nel 1813, quando la grande aula della biblioteca fu allestita per l'occasione.
Curiosità
Sapevi che la Chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro prende il nome da un'antica effigie bizantina donata da Carlo V? Questa effigie, raffigurante la Madonna, era originariamente custodita in una grotta e fu successivamente trasferita nella chiesa, conferendole il nome attuale.
