Un angolo di Palermo che nessuno conosceva | La trasformazione di Villagrazia a Palermo
Scopri la storia di Villagrazia, quartiere palermitano un tempo ricco di limoneti e ville nobiliari, oggi testimone di un passato agricolo.

Origini rurali e sviluppo
Villagrazia, oggi quartiere palermitano, affonda le sue radici in un passato agricolo. Il suo nome deriva dal convento quattrocentesco della Grazia, attorno al quale sorse un villaggio agricolo. Nel tempo, la zona si sviluppò grazie alla presenza di nobili palermitani che vi costruirono residenze estive, attratti dalla fertilità del terreno e dalla bellezza del paesaggio.
Limoneti e ricchezza
Nel XIX secolo, Villagrazia era famosa per i suoi limoneti, che contribuivano significativamente all'economia locale. La domanda di agrumi, in particolare limoni, era alta, soprattutto per le proprietà benefiche della vitamina C. Questo commercio rese la zona prospera e attirò l'interesse di vari imprenditori.
Villa Fernandez: simbolo del quartiere
Tra le residenze nobiliari, spicca Villa Fernandez, fondata alla fine del Seicento dal marchese Giuseppe Fernandez. La villa, situata in via Crimi, è considerata il nucleo originario del quartiere. Sul suo arco d'ingresso è presente una scultura del Genio di Palermo, simbolo della città.
Trasformazioni urbanistiche
Con l'espansione urbana del XX secolo, Villagrazia ha subito significative trasformazioni. L'area, un tempo rurale, è stata progressivamente urbanizzata, con la costruzione di nuove abitazioni e infrastrutture. Tuttavia, alcune zone hanno mantenuto il loro carattere originario, con edifici storici e spazi verdi che ricordano il passato agricolo del quartiere.
Curiosità
Villagrazia è il quartiere più esteso di Palermo, con una superficie di 1.821 ettari. Nonostante le trasformazioni, conserva ancora tracce del suo passato agricolo e delle sue origini nobiliari.