Crisi a Palermo | Lagalla affonda le partecipate e ignora i cittadini?
Relazione choc dell'Autorità su RAP e AMAT: il sindaco Lagalla deve affrontare la crisi. Servizi pubblici a rischio! 🚨💔 Chiediamo risposte ora!

Palermo: Il M5S chiede chiarezza sulla gestione di Rap e Amat dopo il parere dell’AGCM
Palermo, 7 Giugno 2025 – La recente relazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha gettato nuova luce sulle problematiche gestionali di Rap e Amat, le due aziende partecipate del Comune di Palermo. Concetta Amella, capogruppo del Movimento 5 Stelle e componente della commissione aziende partecipate, ha espresso la propria preoccupazione sull’attuale situazione, definendola “una fotografia impietosa di una realtà sotto gli occhi di tutti”.
Secondo Amella, non stupisce il contenuto della relazione, che sottolinea anni di cattiva gestione e un sistema che attualmente “protegge l’inefficienza a scapito dei cittadini”. In un contesto in cui l’amministrazione comunale appare indecisa, il consigliere ha richiesto azioni immediate da parte del sindaco Roberto Lagalla. “Non si può più ignorare la gravità della situazione,” ha sottolineato, chiedendo un piano d’azione chiaro e credibile.
Alla luce dell’imminente approvazione dei nuovi contratti di servizio per Rap e Amat, il M5S avverte che il silenzio dell’amministrazione è inaccettabile. Amella ha esortato il sindaco a spiegare al Consiglio Comunale e ai cittadini le proprie intenzioni circa la gestione delle due aziende. “È fondamentale affrontare con serietà le criticità strutturali che paralizzano i servizi pubblici essenziali,” ha affermato.
Il rischio di privatizzazione o di una gara per i servizi pubblici si fa sempre più concreto. “La situazione delineata è talmente grave che l’inerzia potrebbe compromettere non solo il futuro di Rap e Amat, ma quello stesso del Comune di Palermo,” ha avvertito Amella, richiamando l’attenzione sulla prossima valutazione della Corte dei Conti riguardo al piano di riequilibrio dell’ente.
Il capogruppo del M5S ha quindi fatto un appello formale al Presidente del Consiglio, Giulio Tantillo, affinché convochi in Aula il sindaco Lagalla per “chiarire senza ulteriori indugi quali azioni concrete intenda intraprendere”. Senza un piano risolutivo, la sopravvivenza stessa dell’ente comunale rischia di essere compromessa.
Un episodio che mette in luce una crisi più ampia, quella della gestione delle risorse pubbliche a Palermo, dove i cittadini si aspettano soluzioni e responsabilità da parte di chi amministra. Il tempo per le promesse è finito: ora serve un’azione decisiva.