Nasconde qualcosa che nessuno ti ha mai detto | Il mistero delle cupole rosse di San Cataldo che fa discutere Palermo
Le tre cupole rosse della Chiesa di San Cataldo a Palermo: un capolavoro arabo-normanno che affascina il mondo intero. Pinterest+3

Le cupole rosse di San Cataldo: un'icona di Palermo
Nel cuore pulsante di Palermo, in Piazza Bellini, si erge la Chiesa di San Cataldo, celebre per le sue tre cupole rosse che dominano l'orizzonte urbano. Questo edificio, costruito nel 1154 per volere di Majone da Bari, Grande Ammiraglio del re normanno Guglielmo I, rappresenta un perfetto esempio di architettura arabo-normanna, unendo elementi stilistici islamici e normanni in un'armonia unica.
Architettura e storia
La struttura della chiesa è semplice ma imponente: un parallelepipedo in pietra arenaria con arcate cieche e finestre traforate, sormontato dalle tre iconiche cupole rosse. Queste cupole, aggiunte durante il restauro ottocentesco guidato da Giuseppe Patricolo, sono diventate simbolo distintivo dell'edificio e dell'intera città.
All'interno, la chiesa presenta tre navate corte, separate da colonne con capitelli corinzi e archi a tutto sesto. Il pavimento originale, in tarsie marmoree di porfido e serpentino, è un raro esempio di decorazione pavimentale del XII secolo ancora intatto.
Un patrimonio dell'umanità
Dal 2015, la Chiesa di San Cataldo è parte del percorso "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale", riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. Questo riconoscimento sottolinea l'importanza culturale e storica dell'edificio, testimone di un'epoca in cui diverse culture e religioni coesistevano e si influenzavano reciprocamente.
Curiosità
Le tre cupole rosse che oggi caratterizzano la Chiesa di San Cataldo non erano originariamente parte dell'edificio. Furono aggiunte durante il restauro del XIX secolo per restituire alla chiesa un aspetto più vicino all'originale stile arabo-normanno. Questo intervento ha trasformato la chiesa in uno dei simboli più riconoscibili di Palermo.
