Non crederai cosa nasconde dentro | Il Palazzo di Palermo che sta lasciando tutti senza parole

Scopri il Palazzo Forcella De Seta, affacciato sul mare di Palermo: una meraviglia architettonica tra mosaici, stili e panorami mozzafiato.

A cura di Paolo Privitera
01 giugno 2025 18:00
Non crederai cosa nasconde dentro | Il Palazzo di Palermo che sta lasciando tutti senza parole - Foto: Dedda71/Wikipedia
Foto: Dedda71/Wikipedia
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Un palazzo tra le epoche

Nel cuore del quartiere Kalsa, affacciato sul Foro Italico, si erge il Palazzo Forcella De Seta, una struttura che sembra provenire da un altro mondo. Costruito a metà Ottocento sul bastione Vega, sopra la storica Porta dei Greci, questo edificio unisce il neogotico, il moresco e il neoclassico in un equilibrio spettacolare.

Dalle macerie alla rinascita

Nel 1833, Enrico Carlo Forcella, banchiere e diplomatico, acquistò le rovine della vecchia “casina a mare” della famiglia Bonanno, distrutta dai moti del 1820. Il progetto affidato agli architetti Nicolò Puglia e Emanuele Palazzotto creò un palazzo moderno ma intriso di storia, con dettagli che ancora oggi fanno impallidire molti palazzi più noti.

Le sale che raccontano il Mediterraneo

L'interno del palazzo è un trionfo di suggestioni. La Sala dell’Alhambra, con stucchi e motivi arabeggianti, riproduce un salotto da mille e una notte. Accanto, la Sala dei Mosaici, decorata in stile bizantino, omaggia la Palermo normanna e la Cappella Palatina. Entrambe testimoniano l’anima multietnica e stratificata della città.

Vista da togliere il fiato

Dal terrazzo del palazzo lo sguardo spazia sul Foro Italico, su Monte Pellegrino e sul porto. È uno dei panorami più belli di tutta Palermo, una visione che abbraccia storia, architettura e mare in un solo colpo d’occhio. Non è raro che durante eventi culturali, aperti al pubblico, i visitatori restino ammutoliti davanti a questo scenario.

Mille vite, una sola anima

Dalla pittura alla giustizia amministrativa, il palazzo ha avuto mille identità. Negli anni ’30 ospitò la Galleria Mediterranea, diretta da Lia Pasqualino Noto. Poi diventò sala da gioco, sede giudiziaria e infine quartier generale dell’ANCE Palermo, che ne ha curato la valorizzazione.

Ecco cosa nasconde dentro

Durante un restauro del 2002, fu scoperta una piccola iscrizione in greco bizantino nascosta sotto uno stucco nella Sala dei Mosaici. Non si sa chi l’abbia incisa né quando, ma testimonia l’incredibile stratificazione culturale di Palermo: ogni pietra racconta secoli di influenze arabe, normanne, spagnole e orientali.

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