Scoperta scioccante a Palermo | La Grotta dell’Addaura nasconde qualcosa che nessuno si aspettava
Scopri la Grotta dell’Addaura a Palermo: riti paleolitici scolpiti nella roccia, un enigma spirituale svelato dopo millenni.

Una grotta che parla di un passato sepolto
A due passi dal centro abitato e dal mare cristallino di Mondello, sul fianco nordorientale di Monte Pellegrino, si nasconde uno dei luoghi preistorici più misteriosi d’Europa: la Grotta dell’Addaura. Il suo nome non è celebre come quello di Santa Rosalia, ma custodisce uno dei capolavori più enigmatici dell’arte rupestre mondiale, datato 14.000 anni fa.
Una scoperta avvenuta per caso… dopo una bomba
Nel 1943, le grotte vennero usate dagli Alleati come deposito di munizioni. Un’esplosione fece crollare una parte della roccia, rivelando incredibili incisioni preistoriche sulle pareti: uomini, animali e simboli scolpiti con precisione sorprendente. Gli archeologi accorsero immediatamente, e nel 1953 fu avviato il primo studio scientifico sul sito.
Scene che nessun’altra grotta ha mai mostrato
Le incisioni rappresentano un gruppo di figure umane stilizzate, disposte in cerchio, con due individui centrali inarcati all’indietro. Sembrano legati, forse sottoposti a un rituale. Alcuni studiosi parlano di sacrificio, altri di trance sciamanica o iniziazione. La ricchezza dei dettagli anatomici e il senso del movimento non hanno precedenti nell’arte paleolitica europea.
Accesso negato per decenni
Nonostante la fama, dal 1997 la grotta è chiusa al pubblico per rischio crolli. Un restauro è stato annunciato più volte, ma non completato. Le incisioni sono visibili solo in parte nei musei o in riproduzioni digitali. La grotta, intanto, rimane inaccessibile, pur essendo patrimonio di valore assoluto.
Curiosità: unica al mondo per "narrazione visiva"
Le figure della Grotta dell’Addaura non solo mostrano gesti e posture, ma raccontano un'azione: un prima, un durante e un dopo. Questo rende la grotta l’unica testimonianza narrativa paleolitica in Italia. Alcuni esperti la paragonano, per importanza, ai grandi complessi di arte rupestre in Francia e Spagna.