Un mistero che ha sorpreso gli esperti | La Cava di Sferacavallo e l'incredibile storia che nessuno ti ha mai raccontato

Scopri la storia della cava di Sferacavallo, la pietra che ha edificato Palermo. Un viaggio tra passato e rinascita ambientale.

A cura di Paolo Privitera
05 giugno 2025 21:00
Un mistero che ha sorpreso gli esperti | La Cava di Sferacavallo e l'incredibile storia che nessuno ti ha mai raccontato - Foto: Jorge Franganillo/Wikipedia
Foto: Jorge Franganillo/Wikipedia
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La Cava di Sferacavallo: la montagna che ha costruito Palermo

Nel cuore della borgata marinara di Sferracavallo, a nord-ovest di Palermo, si cela una storia affascinante e poco conosciuta: quella della cava di pietra che ha fornito il materiale per edificare gran parte della città.

Un patrimonio di pietra

La cava di Sferacavallo, nota anche come Cava Impiso, è stata per secoli una fonte preziosa di materiale edilizio. La pietra estratta, caratterizzata da una tonalità chiara e una consistenza compatta, è stata utilizzata nella costruzione di numerosi edifici storici di Palermo, contribuendo a definire l'estetica unica della città.

Dall'abbandono alla rinascita

Negli ultimi decenni, la cava è stata oggetto di un ambizioso progetto di rinaturalizzazione. Dopo anni di abbandono, l'area è stata bonificata e trasformata in uno spazio verde fruibile dalla comunità. Questo intervento ha permesso di recuperare un'importante porzione del territorio, restituendola ai cittadini e valorizzando il patrimonio naturale e storico del luogo.

Un luogo di memoria e natura

Oggi, la cava di Sferacavallo rappresenta un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare la conservazione della memoria storica con la tutela dell'ambiente. Passeggiando tra i sentieri che attraversano l'area rinaturalizzata, è possibile ammirare la bellezza del paesaggio e riflettere sull'importanza di preservare le testimonianze del passato per le generazioni future.

Curiosità

Il nome "Sferacavallo" deriva dall'antica pratica di "sferrare i cavalli", ovvero rimuovere i ferri dai cavalli che trainavano i barconi usati nelle tonnare, per tirarli a secco e ricoverarli nei magazzini adiacenti. 

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