Un’epoca antica sta tornando a galla | Le Fontane Perdute di Palermo che svelano segreti inverosimili
Scopri le fontane monumentali scomparse di Palermo: simboli barocchi di nobiltà e arte, ora perduti nel tempo.

Nel cuore della Palermo barocca, un tempo zampillavano maestose fontane, simboli di potere e bellezza. Oggi, molte di queste opere d'arte sono scomparse, lasciando solo tracce nella memoria collettiva e negli archivi storici. Esploriamo insieme alcune di queste fontane perdute, testimonianze di un'epoca in cui l'acqua era elemento scenografico e status symbol.
La Fontana del Garraffo: tra abbondanza e spostamenti
La Fontana del Garraffo, realizzata nel 1698 dallo scultore Gioacchino Vitagliano su progetto di Paolo Amato, era situata nel cuore della Vucciria. Il suo nome deriva dall'arabo "gharraf", che significa "abbondante d'acqua". La fontana rappresentava una dea dell'abbondanza su un'aquila in lotta contro un'idra, simboli di potere e prosperità. Nel 1862, per motivi urbanistici, fu spostata in Piazza Marina, dove si trova ancora oggi, ma il suo significato originario si è in parte perduto.
La Fontana della Ninfa: un anfiteatro barocco dimenticato
Progettata da Vincenzo La Barbera e realizzata nel 1635 da Mariano Smiriglio, la Fontana della Ninfa era parte di un complesso scultoreo semicircolare vicino alla chiesa di Sant'Antonio di Padova. Nel 1873, a causa di nuovi progetti urbanistici, fu trasferita in Piazza Alberico Gentili. La fontana, con le sue conche sostenute da puttini e sirene, rappresentava un esempio di gusto barocco, oggi poco conosciuto.
Le fontane di ghisa: testimonianze dell'industrializzazione
Nel periodo successivo al 1886, Palermo vide l'installazione di fontane in ghisa, simboli dell'industrializzazione e della modernità. Queste fontane, spesso decorate con teste di drago o altri elementi ornamentali, erano presenti in vari punti della città, come il Giardino Inglese. Oggi, molte di queste fontane sono scomparse o in stato di abbandono, ma rappresentano un'importante testimonianza storica.
Curiosità
Pochi sanno che alcune fontane monumentali di Palermo furono smontate e i loro pezzi utilizzati per altre costruzioni o venduti. Ad esempio, elementi decorativi della Fontana del Garraffo furono riutilizzati in altre opere cittadine, un'usanza comune in epoche in cui il riuso era pratica diffusa.