Un’improvvisa rivelazione sta sconvolgendo tutti | La storia segreta del Real Teatro Santa Cecilia
Scopri la storia del Real Teatro Santa Cecilia di Palermo: dalla gloria barocca alla rinascita jazz, un simbolo culturale senza tempo.

Un gioiello barocco nel cuore di Palermo
Nel cuore pulsante della Kalsa, il Real Teatro Santa Cecilia rappresenta una delle testimonianze più affascinanti della storia culturale di Palermo. Fondato nel 1692 dall'Unione dei Musici, fu inaugurato l'anno successivo con l'opera "L'Innocenza Penitente o la Santa Rosalia" di Vincenzo Giattini, musicata da Ignazio Pulicò.
Architettura e trasformazioni
Il teatro, progettato probabilmente dall'architetto Giuseppe Musso, presentava una sala ellittica con 66 palchi distribuiti su quattro ordini e una platea di 33 file di panche in legno, per un totale di 336 posti .
Nel 1816, l'architetto Giuseppe Ponte introdusse un meccanismo innovativo che permetteva di trasformare il palcoscenico in una sala da ballo . Successivamente, nel 1853, Carlo Giachery e Giuseppe Di Bartolo ristrutturarono l'edificio secondo il gusto neoclassico.
Decadenza e rinascita
Con l'avvento di nuovi teatri come il Massimo e il Politeama,il Santa Cecilia perse importanza, chiudendo definitivamente nel 1888. Nel corso del tempo, fu adibito a vari usi, tra cui museo delle cere e deposito . Nel 2009, grazie a fondi comunitari, iniziò un importante restauro che culminò nel 2016 con la riapertura del teatro, affidato alla Fondazione The Brass Group.
Il presente: casa del jazz
Oggi, il Real Teatro Santa Cecilia è sede dell'Orchestra Jazz Siciliana e ospita concerti, spettacoli e eventi culturali di rilievo internazionale . La sua rinascita rappresenta un simbolo della vitalità culturale di Palermo e della capacità della città di valorizzare il proprio patrimonio storico.
Curiosità
Durante i lavori di restauro, è stato scoperto un antico forno ebraico nascosto sotto il teatro, testimonianza della stratificazione culturale e religiosa di Palermo.