A Palermo c'è un portale nel passato: l’Acropoli sul mare che ha visto passare secoli di storia
Scopri Solunto, l’acropoli sul mare vicino Palermo: resti millenari, necropoli puniche e segreti archeologici svelati ai palermitani.

Un’insediamento antico che resiste al tempo
Solunto, situata sul promontorio del Monte Catalfano, a soli 2 km da Santa Flavia e di fronte a Capo Zafferano, è un tesoro archeologico affacciato sul Tirreno, a pochi chilometri da Palermo. Fondata dai Fenici già tra l’VIII e il VII secolo a.C., come racconta Tucidide, venne poi distrutta da Dionisio I nel IV secolo a.C. e ricostruita come città ellenistica a pianta ippodamea, con strade dritte, agorà, terme e un teatro monumentale.
Le rovine visibili oggi risalgono proprio a questa fase: case a peristilio, mosaici, terme, agorà e un teatro con capacità di circa 2 500 spettatori, che offre ai visitatori uno spettacolo privilegiato sui venti e le onde che battano la costa.
Il legame con Palermo: dal porto fenicio all’area urbana
Solunto era una delle tre grandi città identificate da Tucidide come riflesso dell’espansione fenicia nel Mediterraneo, insieme a Mozia e Panormus, l’odierna Palermo. L’intera area è oggi parte del Parco archeologico di Himera, Solunto e Iato, e offre uno scorcio su come l’antica costa palermitana fosse un crocevia di mercanti, popoli e culture.
La necropoli punica, riaperta nel 2023 dopo oltre 15 anni, conta circa 220 tombe scavate nella roccia: sepolture familiari con dromos, camere ipogee e anfore, testimonianza della vita quotidiana dei suoi abitanti.
Archeologia moderna e turismo sostenibile
Le campagne archeologiche condotte tra il XVI e il XXI secolo (dal Fazello ai moderni scavi del 1997 e 2001) hanno svelato la planimetria ippodamea della città, con strade, terme e aree pubbliche in ordine preciso. Il teatro, riportato alla luce nel 1953 e completato nel 1958, fu progettato per sfruttare i pendii naturali per creare una cavea di 23 gradinate.
Oggi, Solunto è visitabile da lunedì a sabato, e il percorso permette di camminare tra le rovine, respirare il vento marino e contemplare panorami mozzafiato. Il Museo Archeologico Salinas di Palermo conserva molti reperti ritrovati qui, tra cui tanagrine, monete fenicie e reperti ellenistici.