Aveva una funzione assurda, storica porta di Palermo dalle curiosità affascinanti

Scopri Porta Termini a Palermo: tra acque termali, assedi normanni e curiosità affascinanti della città antica.

A cura di Paolo Privitera
24 agosto 2025 21:00
Aveva una funzione assurda, storica porta di Palermo dalle curiosità affascinanti - Foto: Sconosciuto/Wikipedia
Foto: Sconosciuto/Wikipedia
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Origini antiche e significato

La Porta Termini era uno dei varchi principali della cinta muraria medievale di Palermo, attestata sin dal 1171, situata sulla direttrice verso Termini Imerese e Messina.
Il nome potrebbe derivare dalla sua vicinanza ai giardini con acque termali della Guadagna e di Maredolce, oppure “termine” del giardino esistente all’epoca.
Costruita dopo la conquista normanna del 1072, aveva una funzione strategica sia militare che commerciale, controllando l’accesso verso l’Oreto e permettendo il transito dei pellegrini e dei mercanti.

Avvenimenti storici e celebri assedi

Nel 1316 e 1325, Porta Termini resistette all’assalto delle truppe angevine, erigendo un baluardo difensivo inespugnabile.
 Il 27–30 maggio 1860, durante la Spedizione dei Mille, Giuseppe Garibaldi varcò proprio qui per entrare trionfalmente a Palermo.
Le truppe borboniche difesero la porta, ma furono sconfitte; questa azione rappresenta un passaggio cruciale nella conquista dei Borboni e nell’unificazione d’Italia.

Distruzione e resti rimasti

Nel 1688 fu costruito l’Oratorio della Pace accanto alla porta, decorato con la Madonna dell’Itria.
La porta fu abbattuta nel 1852 dal generale Carlo Filangieri per facilitare l’accesso alla città e ridurre il rischio di ribellioni, lasciando spazio all’odierna via Garibaldi.
Oggi restano poche tracce archeologiche, ma la memoria di Porta Termini vive nelle mappe storiche e nelle cronache cittadine.

Curiosità

Sapevi che dopo l’alluvione del 7 ottobre 1772 le acque raggiunsero un livello eccezionale di 8 piedi (circa 2,5 metri) attorno a Porta Termini? Una linea rossa venne tracciata sulle mura per ricordare il disastro e la potenza dell’acqua.

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