Cosa c’entra il barocco con le stelle: l'Osservatorio Astronomico di Palermo e l'assurdo legame che non conosci
Scopri l’Osservatorio Astronomico di Palermo: storia barocca, scoperte spaziali e curiosità mozzafiato sotto la Torre Pisana.

Dal barocco reale alla scienza moderna
L’Osservatorio Astronomico di Palermo nacque nel 1790, voluto da Ferdinando I di Borbone e guidato dal matematico Giuseppe Piazzi, con l’obiettivo di dotare Palermo di un centro scientifico di prestigio, simile a quelli europei. Piazzi installò lo storico Ramsden Circle, strumento che permise l’inizio di osservazioni precise del cielo, e proprio qui, nel 1801, fu scoperto Cerere, il primo asteroide, dando inizio a una nuova era nell’astronomia mondiale.
L’osservatorio è ospitato nella Torre Pisana del Palazzo dei Normanni, fulcro barocco della città, un connubio perfetto di arte e scienza che racconta l’anima evoluta e curiosa dei palermitani.
Strumenti storici e ricerche all'avanguardia
Oggi l’Osservatorio fa parte dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e prosegue progetti di alto livello su corone solari, nascita ed evoluzione stellare e resti di supernova.
Il museo della Specola, all’interno, conserva strumenti originali del Sette-Ottocento: telescopi achromatici, sextant e la storica circonferenza di Ramsden. Il patrimonio è valorizzato da un Archivio Storico ricco di documenti, pergamene e corrispondenze che narrano oltre due secoli di scienza palermitana.
Una torre che parla di stelle
La Torre Pisana non è solo un osservatorio, ma un simbolo architettonico barocco: la sua imponenza domina il paesaggio urbano, offrendo uno scenario in cui la scienza incontra l’arte .
Nel corso dell’Ottocento l’osservatorio visse alti e bassi: fu rilanciato nel 1859 con un telescopio Merz, poi ha sofferto crisi e ristrutturazioni, fino a diventare il moderno centro di ricerca attuale, intitolato allo scienziato Giuseppe Salvatore Vaiana, protagonista della rinascita astronomica italiana negli anni ’70–’90.