Due incendiari arrestati dai Carabinieri | La verità sugli impianti di rifiuti nascosti a Palermo ti sorprenderà!
Due arresti a Palermo per intento di incendio di rifiuti: un'azione determinante dei Carabinieri Forestali evita un disastro ecologico! 🌳🔥🚓

Palermo: Arrestate due persone per incendi di cavi rubati e reati ambientali
Nuovi sviluppi nel campo della sicurezza ambientale a Palermo. Due uomini sono stati arrestati dai Carabinieri Forestali dopo essere stati sorpresi mentre tentavano di appiccare il fuoco a un ingente quantitativo di cavi di rame all’interno del bosco di Billiemi, un’area naturale tra i Comuni di Palermo e Torretta. I malviventi, di età rispettivamente di 28 e 35 anni, erano già noti alle forze dell’ordine per episodi simili.
L’intervento tempestivo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.), supportato dal Nucleo CITES e dai colleghi della Compagnia di Carini, ha impedito un potenziale disastro ecologico. La combustione dei materiali plastici, infatti, rilascia sostanze tossiche per l’ambiente e la salute umana.
I due incendiari hanno tentato di fuggire a bordo di un’automobile, ma dopo una breve inseguimento, hanno abbandonato il veicolo cercando di proseguire a piedi. Tuttavia, il loro tentativo è stato vano: sono stati bloccati e arrestati sul posto dai Carabinieri.
Nel contesto dell’operazione, è stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno prontamente spento le fiamme, evitando la propagazione dell’incendio nel Bosco. L’intervento congiunto ha scongiurato conseguenze disastrose per l’ecosistema locale.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato il mezzo utilizzato per il trasporto dei cavi, gli attrezzi impiegati dagli indagati e i 500 chilogrammi di cavi rubati, stimati a un valore di circa 2.000 euro. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Tribunale di Palermo, che ha imposto misure cautelari come l’obbligo di dimora nel Comune di Palermo e il divieto di allontanamento tra le 19:00 e le 07:00 del giorno successivo.
È importante sottolineare che i due uomini sono attualmente considerati solo indiziati di reato e la loro posizione sarà esaminata in dettaglio dall’Autorità Giudiziaria. La presunzione di innocenza rimane un principio fondamentale, e la loro colpevolezza dovrà essere confermata tramite un processo.
Questa operazione sottolinea l’impegno delle autorità locali nella lotta contro i reati ambientali, evidenziando la necessità di vigilanza e intervento per proteggere il nostro patrimonio naturale.