I mosaici che raccontano una storia mai detta, la Sala Di Ruggero a Palermo e il dettaglio curioso

Sala di Ruggero al Palazzo dei Normanni: mosaici di caccia “shade” che raccontano regalità, politica e bellezza palermitana.

A cura di Paolo Privitera
11 agosto 2025 18:00
I mosaici che raccontano una storia mai detta, la Sala Di Ruggero a Palermo e il dettaglio curioso - Foto: Civa61/Wikipedia
Foto: Civa61/Wikipedia
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Tesoro Normanno

La Sala di Ruggero, situata nella Torre Pisana del Palazzo dei Normanni a Palermo, è un’autentica meraviglia tardonormanna. Commissionata da Ruggero II e decorata sotto Guglielmo I, custodisce mosaici profani unici: scene di caccia, fauna esotica e motivi vegetali che riflettono un conflitto tra Oriente e Occidente. Qui, cervi, pavoni, leopardi e tigri si mescolano a arabeschi simmetrici, rimandando all’ideale del Genoardo, un giardino paradisiaco d’ispirazione islamica, simbolo del potere e della regalità del re normanno.

Iconografia del potere: caccia, simmetrie e simbolismi

I mosaici, attribuiti a mosaicisti di scuola bizantina con influenza persiana e selgiuchide, sono straordinariamente dettagliati e narrativi. Le scene composte con figure dipinte specularmente e girali combinano animaletti mitologici, cinghiali da caccia e uccelli, creando un effetto caleidoscopico che esalta l’ordine e la magnificenza normanna. Una dichiarazione silenziosa di potere, che fonde rigore bizantino e fantasia orientale in un’unicità artistica tutto palermitana.

Continuità storica e funzione politica

In epoca moderna, questo spazio divenne sede dell’Assemblea Regionale Siciliana dal 1947, unendo passato e presente politico di Palermo. Così, la Sala di Ruggero non solo fu sovranoa ma oggi è ancora un luogo di decisioni e rappresentanza. Questo legame tra bellezza e istituzione testimonia quanto i palermitani valorizzino la propria storia milenaria, preservando testimonianze che narrano politica, arte e identità.

Curiosità

Se guardi attentamente, troverai un dettaglio curioso: tra le raffigurazioni animali, un grifo—essere mitologico metà aquila, metà leone—che incarna la forza e saggezza del potere normanno, un simbolo segreto inserito dai mosaicisti per sancire la regalità divina nel cuore palermitano del potere 

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