La fonderia che cambiò Palermo: un pezzo di storia che ti lascerà senza parole

Scopri la Fonderia Oretea di Palermo: fulcro di metallurgia, mare e innovazione ottocentesca!

A cura di Paolo Privitera
26 agosto 2025 12:00
La fonderia che cambiò Palermo: un pezzo di storia che ti lascerà senza parole - Foto: Sconosciuto/Wikipedia
Foto: Sconosciuto/Wikipedia
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La fonderia che cambiò Palermo

La Real Fonderia Oretea, fondata nel 1840 da Vincenzo Florio lungo il fiume Oreto a Palermo, rappresenta una svolta epocale nell’industria isolana: da piccolo opificio a impianto metallurgico di avanguardia. Qui si lavorava ferro e bronzo con una motrice a vapore, inaugurando un’epoca di modernizzazione economica. Nel 1844 l’azienda si trasferì in un’area più ampia (“via Fonderia Oretea”, oggi intitolata al sito stesso), divenendo un riferimento per l’innovazione grazie alle macchine realizzate per i battelli a vapore.

Sviluppo, Rivoluzione Industriale e mare

Attraverso l’ingegno di Antonio Michelini, la fonderia presentò all’esposizione nazionale del 1844 una pressa idraulica a 212 atmosfere e, nel 1846, la prima macchina a vapore costruita interamente in Sicilia. Queste innovazioni segnarono il passaggio ai processi industriali di massa, integrando abilmente la produzione metallurgica con l’industria marittima. La fabbrica divenne strategica: forniva aziende armatoriali palermitane caldaie, pompe e parti di motori, sostenendo la nascita del cantiere navale e dell’arsenale alla Cala.

Dall’arsenale alla memoria diffusa

Il vicino Arsenale di Palermo, parte della Real Marina dal XVII secolo, venne affiancato dalla Fonderia, dedicata alla fusione delle artiglierie. Dopo anni di attività, l’area – danneggiata dai bombardamenti del 1943 – è stata restaurata per ospitare il Museo del Mare, vicino alla storica Fonderia Oretea. L’intero complesso oggi costituisce uno spazio culturale che racconta l’evoluzione industriale e navalmeccanica della città.

Curiosità

Sapevi che la Fonderia Oretea presentò una macchina a vapore costruita interamente in Sicilia già nel 1846? Questa “prima isolana” fece parlare l’Italia intera, rivelando che anche i palermitani sapevano fare innovazione industriale di livello europeo

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