Ogni trave racconta una storia: il soffitto di Palazzo Chiaramonte Steri nasconde un messaggio straordinario
Scopri il misterioso soffitto ligneo dello Steri di Palermo: motti nascosti, messaggi in latino e simboli medievali tra le travi.

Un capolavoro medievale che parla ai palermitani
Nel cuore di Palermo, nella celeberrima Sala dei Baroni del Palazzo Chiaramonte Steri, si trova un capolavoro unico: un soffitto ligneo dipinto che copre ben 8,5 × 27,5 metri, con 24 travi incastonate e oltre 600 m² di storie medievali. Realizzato tra il 1377 e il 1380 per volere del potente conte Manfredi III Chiaramonte e affidato ai maestri Cecco di Naro, Simone da Corleone e Pellegrino Darena da Palermo, questo soffitto non è solo un’opera d’arte: è una narrazione visiva che attraversa scene bibliche, cicli troiani, episodi arturiani e motti cavallereschi.
Tra i segreti più affascinanti, un cartiglio rosso con la scritta “Grant Mersi” (in francese medio) che invita alla pietà e all’amore, incastonato tra le travi, fa da chiave interpretativa: accanto, simboli apotropaici come iscrizioni pseudo-cufiche e pseudo-ebraiche – forse per allontanare il male – uniti a nomi di virtù e profeti. Il soffitto racchiude così un vero codice visivo, una dichiarazione di potere, cultura e fede dei Chiaramonte, che parlano ai palermitani attraverso un messaggio moral-pedagogico scolpito nel legno e nel colore-
Il restauro che ha riportato alla luce i suoi sussurri
Negli ultimi decenni, il soffitto era minacciato: l’umidità e le termiti avevano compromesso l’integrità dei pannelli . Tra il 2019 e il 2020, un imponente restauro ha smontato pezzo per pezzo l’intero cassettonato, affidandosi all’Università di Palermo, alla Soprintendenza e a specialisti internazionali Questa meticolosa operazione ha salvato migliaia di elementi pittorici, ha permesso di identificare i nomi degli artisti in dialetto siciliano, di mappare scene che svelano simbolismi nascosti e di ricollocare pannelli sparsi come “fuori posto”.
Oggi, lo Steri è tornato a splendere: durante le visite guidate, i palermitani e i turisti possono ammirare questa meraviglia medievale, una enciclopedia pittorica sospesa nel tempo, che racconta di guerra, fede, passione e potere . Ecco perché il soffitto dello Steri non è semplicemente decorazione: è un messaggio destinato a educare e impressionare, ancora oggi, chi siede sotto quelle travi.
Curiosità
Tra i motti osservabili, oltre al famoso “Grant Mersi”, ci sono scritte in latino, francese antico e simboli esoterici rivolti ad allontanare il male. Non dimenticare di cercare la trave con la dama e la farfalla, espressione pittorica dell’amore cortese che unisce l’epica medievale alla sensualità nascosta di Palermo.