Un capolavoro barocco su Piazza Bellini nella Kalsa, il concentrato di ricchezza palermitano che pochi conoscono
Scopri la Chiesa di Santa Caterina a Palermo: stucco barocco, monache pasticcere e curiosità dolci della clausura palermitana!

Un capolavoro barocco
La Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, affacciata su Piazza Bellini nella Kalsa, è un concentrato di ricchezza architettonica barocca e stile rococò, espressione della Palermo nobiliare tra Cinquecento e Settecento. Con facciata rinascimentale, interni sfarzosi ricoperti di stucchi, marmi policromi, cappelle laterali e un transetto con imponenti opere di Procopio Serpotta e Antonello Gagini, la chiesa è una delle gemme religiose più ammirate dai palermitani e turisti.
Il monastero e la tradizione dolciaria
Adiacente alla chiesa sorgeva il monastero delle suore domenicane, attivo dal 1311 fino al 2014. Qui operava la famosa dolceria claustrale, detta “I Segreti del Chiostro”, dove le suore producevano biscotti, pasticciotti ripieni e conserve secondo ricette tramandate per secoli, generando un reddito fondamentale per il mantenimento della comunità. Oggi la dolceria è visitabile, riproponendo sapori antichi e legami con la tradizione conventuale palermitana.
Un patrimonio sorprendente e di arte sacra
All’interno, la chiesa si presenta con un’unica navata e cappelle laterali affrescate, un coro superiore schermato da grate e un ricco altare maggiore in pietre dure progettato da Andrea Palma, impreziosito da una statua in marmo della Santa di Antonello Gagini e affreschi di Filippo Randazzo, Vito d’Anna e i fratelli Filocamo. Gli stucchi allegorici di virtù e arti liberali realizzati da Serpotta rendono l’ambiente quasi teatrale, un’esperienza sensoriale per gli amanti del barocco palermitano!