Un castello che ha vissuto il caos, la Fortezza di Carini e un destino tragico che ha fatto parlare tutta la Sicilia

Scopri i misteri del Castello di Carini: corsari, nobili siciliani e lo scioccante delitto della Baronessa, nel cuore di Palermo.

A cura di Paolo Privitera
01 agosto 2025 12:00
Un castello che ha vissuto il caos, la Fortezza di Carini e un destino tragico che ha fatto parlare tutta la Sicilia - Foto: Tommy88/Wikipedia
Foto: Tommy88/Wikipedia
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Una fortezza normanna che parla al mare

Il Castello di Carini, arroccato sul colle sovrastante il golfo tra palmeti e mare, nasce alla fine del XI secolo per volere di Rodolfo Bonello, fedele di Ruggero I di Sicilia. Nel corso dei secoli si trasforma da baluardo militare a residenza signorile sotto i casati Abate e La Grua-Talamanca. Il suo fascino deriva anche dalla leggenda dei corsari: si dice che nel XVIII secolo le mura assistettero a scontri con navali barbareschi e a rapimenti di pescatori nelle acque di Villagrazia, a due passi da Palermo. Le sue torri e camminamenti sopravvissuti raccontano una storia di attacchi, difese e protezione per i palermitani che dalla costa guardavano al mare aperto.

Il delitto d’onore che scosse la nobiltà siciliana

Il 4 dicembre 1563, il castello divenne teatro di un’infamia destinata a segnare la memoria collettiva. Laura Lanza, appena 34enne, figlia di Cesare Lanza e sposa di Vincenzo La Grua-Talamanca, fu assassinata insieme al suo amante Ludovico Vernagallo. Fu un omicidio d’onore, ordinato da suo padre, secondo fonti storiche e cronache dell’epoca. Sul muro si dice rimase la sua impronta insanguinata, tramandata da cantastorie e visitata finché non fu cancellata nel XX secolo. Don Cesare si autoaccusò in missiva al Re di Spagna chiedendo clemenza, eppure fu assolta grazie a leggi nobiliari allora in vigore. Per i palermitani scandalizzati fu un segnale di come potere e onore giustiziassero anche i sentimenti.

Architettura, restauro e fascino immortale

La fortezza medievale, rimaneggiata nel Quattrocento e Seicento, combina elementi arabo-normanni, gotici e rinascimentali. Al suo interno spicca il Salone delle Feste, con soffitto ligneo cassettonato, e le stanze affrescate, tra cui quella della Baronessa, segnata dal destino. Dopo secoli di abbandono, fu restaurato negli anni ’70–’80 dal Comune, che recuperò anche il lato ovest crollato. Oggi è tappa fissa per visite guidate che uniscono cinema, turismo e indagine storica. Recentemente è stato scelto come set per serie TV sulla baronessa di Carini, girate in Ville storiche di Palermo come Palazzina Cinese.

Curiosità

Dietro le mura esterne si nasconde una cripta segreta, ritrovata nel 2010 durante lavori di restauro: una stanza sotterranea con volta a crociera, usata come cappella privata della famiglia, decorata con affreschi svenuti e segni di rito religioso esclusivo.

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