Un giardino pubblico stupefacente nel cuore di Palermo, la chiamano "piccola pompei palermitana", non immagini perché

Esplora Villa Bonanno a Palermo: palme secolari, domus romane e il suggestivo teatro marmoreo. Scopri curiosità che ti lasceranno senza parole!

A cura di Paolo Privitera
25 agosto 2025 21:00
Un giardino pubblico stupefacente nel cuore di Palermo, la chiamano "piccola pompei palermitana", non immagini perché - Foto: Magister_Ludi (Demian Germain)/Wikipedia
Foto: Magister_Ludi (Demian Germain)/Wikipedia
Condividi

Un giardino pubblico suggestivo nel cuore di Palermo

Villa Bonanno, realizzata nel 1905 dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda, è un’oasi verde situata in piazza della Vittoria, proprio davanti al maestoso Palazzo dei Normanni.
Questo giardino formale, tra i più grandi polmoni verdi del centro storico, è costellato di palme, oleandri e bordure fiorite, che offrono una cornice rigogliosa per una passeggiata rilassante o una pausa rigenerante.
Non mancano busti e monumenti dedicati a figure storiche di Palermo, come il sindaco Pietro Bonanno, con base disegnata dall’architetto Ernesto Basile, e opere di Mario Rutelli e Pasquale Civiletti, che arricchiscono il patrimonio artistico cittadino.

Domus romane sotterranee: una piccola pompei palermitana

Sotto il manto verde del giardino si celano i resti di due domus romane, rinvenute accidentalmente durante lavori risalenti alla fine del XIX secolo.
Il primo edificio, datato al II secolo d.C., è caratterizzato da un peristilio trapezoidale coperto di colonne doriche e da un’elegante fontana centrale. Il secondo edificio, con funzione abitativa-terma, custodiva mosaici raffiguranti Nettuno e le Stagioni, poi trasferiti al Museo Archeologico “Salinas”.
Questa scoperta ha trasformato Villa Bonanno in una sorta di Piccola Pompei nel centro di Palermo, aprendo uno squarcio sulla vita romana in città.

Teatro marmoreo: un trionfo barocco di marmi e allegorie

Al centro del parco, affacciato su piazza del Parlamento, troneggia il Teatro marmoreo, scultura barocca realizzata nel 1662 per rendere omaggio al re di Spagna, Filippo IV, poi rinnovata da Nunzio Morello nel 1856.
Questa piramide scultorea è un caleidoscopio d’arte: statue delle quattro parti del mondo allora civili, busti di re sconfitte, stemmi nobiliari e allegorie scolpite da maestri come Gaspare Guercio e Gaspare Serpotta.
Il monumento è oggi testimone silenzioso della storia di Palermo, spazio scenico tra natura e memoria storica, contornato da palme e statue che raccontano un’epopea barocca ancora viva.

Curiosità

Il Teatro marmoreo di Villa Bonanno custodisce una divertente svista storica: inizialmente la statua rappresentava Filippo IV, ma dopo le rivolte del 1848 fu sostituita da quella di Filippo V, creando confusioni e fraintendimenti tra guida e storico anche nei libri successivi.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Palermo