Un luogo iconico di Palermo: la cupola della Chiesa del Carmine Maggiore e le curiosità che nessuno conosce
Scopri la Chiesa del Carmine Maggiore a Palermo: cupola in maiolica, arte barocca e una meraviglia storica del mercato di Ballarò!

La cupola più iconica tra le chiese di Palermo
La Chiesa del Carmine Maggiore, nel cuore del quartiere Ballarò, svetta con la sua cupola maiolicata a vista da tutto il centro storico palermitano. Edificata fra il 1627 e il 1693 su progetto di Mariano Smiriglio, custodisce una cupola realizzata nel 1680 da Angelo La Rosa e Angelo Italia, rivestita da maioliche policrome – verde, blu e giallo – e sorretta da quattro telamoni in stucco che raffigurano figure leggendarie come Mosè, Elia, San Giovanni Battista e Giona. Questo gioiello barocco, spesso definito il più affascinante di Palermo, cattura l’occhio al culmine delle vie di Ballarò.
Affreschi e stucchi: un trionfo barocco palermitano
All’interno, la Chiesa si apre su una pianta a croce latina con tre navate sostenute da 12 colonne di pietra di Billiemi, con la volta decorata da affreschi di Giovanni Patricolo.
Le cappelle laterali ospitano straordinari stucchi dei fratelli Serpotta (Giuseppe e Giacomo) realizzati tra il 1683 e il 1684: scene della vita della Vergine, la Madonna del Carmine, il Crocifisso, opere di Pietro Novelli e drammatiche statue in stucco.
Questa ricchezza decorativa rende la Chiesa un autentico scrigno del barocco palermitano, facilmente accessibile anche grazie alle visite guidate organizzate dalle associazioni locali.
Fede, mercato e tradizione popolare
Situata a pochi passi dalle colorate bancarelle del mercato di Ballarò, la chiesa integra perfettamente sacro e profano, offrendo ai palermitani e ai turisti un’esperienza unica: comprare spezie e ortaggi, entrare e rievocare secoli di devozione. La cappella della Madonna del Carmine è il cuore spirituale del rito, con il simulacro ligneo seicentesco rivestito in argento nel 1729.
Ogni ultima domenica di luglio, si celebra “u secunnu fistinu”, la festa della Madonna del Carmelo: processione, fuochi d’artificio e devozione popolare animano vie e vicoli circostanti.
Un′opera sempre viva
Grazie a un recente progetto di recupero e gestione da parte dell’associazione “Guardie del Tempio di Cristo” in collaborazione con i frati carmelitani, oggi la chiesa è visitabile tutti i giorni: la navata, il transetto, la cupola e la chiostra interna vengono aperti ai visitatori, con spiegazioni guidate che svelano ogni dettaglio architettonico e simbolico.