Un simbolo che ancora sorprende: il legame che non conosci tra Porta Nuova e il trionfo di Carlo V su Palermo

Scopri Porta Nuova a Palermo: arco trionfale per Carlo V, marmi, mori mozzati e storia che emoziona i palermitani.

A cura di Paolo Privitera
12 agosto 2025 18:00
Un simbolo che ancora sorprende: il legame che non conosci tra Porta Nuova e il trionfo di Carlo V su Palermo - Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
Condividi

Monumento trionfale

La Porta Nuova, situata accanto al maestoso Palazzo dei Normanni, fu edificata per celebrare il trionfo di Carlo V dopo la conquista di Tunisi nel 1535. È l’accesso monumentale che collega Corso Calatafimi e il Cassaro, arteria storica di Palermo.
Il primo prototipo, chiamato “Porta dell’Aquila”, risaliva al 1460, ma la forma attuale iniziò nel 1583 per volere del viceré Marcantonio Colonna, che volle un’opera ricca, imponente e simbolica, per incorniciare l’imperatore in trionfo.

Architettura, mori mozzati e aquila imperale

La porta è un classico arco di trionfo manierista, con un basamento bugnato e, sul lato esterno, quattro giganteschi telamoni a forma di Mori, due con braccia legate e due mozzate, simbolo della vittoria sui musulmani in Nord Africa.
Il terzo ordine è coronato da una cuspide maiolicata con l’aquila imperiale, emblema di potere, mentre verso il Cassaro compaiono le allegorie della Pace, Verità, Giustizia e Abbondanza.

Distruzione, riconquista e resilienza dei palermitani

Un fulmine causò l’esplosione dei depositi di polvere nel 1667, distruggendo quasi completamente la Porta Nuova. L’architetto Gaspare Guercio la ricostruì fedelmente nel 1669, integrando la piramide maiolicata e alcuni dettagli originali.
Subì poi danneggiamenti per il terremoto del 1686 e restauri nel 1825 e 2015, sempre grazie alla cura dei palermitani e delle istituzioni, che l’hanno preservata come simbolo di orgoglio e memoria.

Curiosità

Durante il festival “Le Vie dei Tesori” del 2022, la Porta Nuova si è riaperta per far visitare la sua famosa alcova segreta, un locale segreto al terzo livello dove, secondo la leggenda, il viceré Colonna celebrava incontri privati... chissà con chi (forse la baronessa Eufrosina Valdaura)? Un intrigo storico che aggiunge fascino e mistero al cuore di Palermo

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Palermo