Un simbolo che ha cambiato la città: l’Albero Falcone e il mistero che ha mutato Palermo
Scopri l’Albero Falcone a Palermo: il ficus anti‑mafia simbolo di speranza e memoria che continua a far parlare palermitani.

Origini e significato del simbolo antimafia
Il Ficus macrophilla cresciuto davanti all’abitazione di Giovanni Falcone, in via Notarbartolo a Palermo, è diventato un monumento vivente alla lotta alle mafie. Le sue genti spontanee e quotidiane proteste – tra fiaccolate e sit‑in conosciuti come “Comitato dei Lenzuoli” – segnarono un punto di svolta emotivo e sociale a Palermo, dimostrando la forza del popolo contro l’omertà.
Un albero protetto
Per preservarne il significato, i Carabinieri per la Biodiversità, insieme a Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza palermitana, prelevarono gemme e produssero talee identiche geneticamente all’originale. Queste “gemme di speranza” hanno raggiunto scuole e terreni confiscati alle mafie in tutta Italia, diffondendo la memoria del giudice e della resistenza civile.
Fragilità e cura: un patrimonio da salvaguardare
Da anni l’Albero Falcone mostra segni di cedimento strutturale: minaccia di caduta, rami spezzati e radici affaticate. Nel maggio 2024, un intervento mirato è stato avviato per valutarne la stabilità, in vista delle celebrazioni del 23 maggio a Capaci. Anche le istituzioni palermitane hanno riconosciuto il suo valore storico‑simbolico, investendo nella sua tutela
Radicato nella memoria collettiva
Non è solo un albero: è un punto di ritrovo collettivo, uno spazio di riflessione per studenti, associazioni e semplici cittadini. Intorno ad esso nascono attività pubbliche, soprattutto durante le ricorrenze antimafia, favorendo momenti di coesione civile e consapevolezza tra i palermitani.