Il paradiso segreto palermitano tra grotte, fari e misteri sommersi
La Riserva di Capo Gallo a Palermo custodisce grotte preistoriche, panorami mozzafiato e un faro che veglia sul mare Tirreno.


Una montagna sul mare di Palermo
Alle porte di Palermo, tra le borgate marinare di Mondello e Sferracavallo, si apre la Riserva naturale orientata Capo Gallo, un luogo dove la natura si mostra in tutta la sua potenza. Istituita nel 2001 per proteggere la biodiversità, si estende su oltre 500 ettari che comprendono promontori rocciosi, falesie a picco sul mare e una straordinaria varietà di flora e fauna mediterranea. Le pareti calcaree del monte raccontano una storia geologica antichissima, mentre il profumo della macchia mediterranea accompagna i visitatori lungo sentieri che regalano panorami unici sul golfo di Palermo.
Tra grotte preistoriche e il faro che domina il Tirreno
La riserva non è solo un luogo naturale, ma anche un’area di grande interesse archeologico e storico. Tra le sue cavità spiccano le grotte dell’Addaura, celebri per i graffiti preistorici che testimoniano la presenza dell’uomo sin dal Paleolitico superiore. Non meno affascinante è il faro di Capo Gallo, costruito nell’Ottocento, oggi simbolo silenzioso che veglia sul mare e che, pur in disuso, rimane uno dei punti più suggestivi della costa palermitana.
Le acque che lambiscono il promontorio fanno parte dell’area marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine: un vero paradiso sommerso che custodisce praterie di posidonia, grotte marine e fondali popolati da pesci colorati. Un tesoro che rende questa parte di Palermo un’oasi di pace e scoperta, amata sia dagli escursionisti che dai subacquei.