Scoperta straordinaria in Regione Siciliana | Perché tutti stanno parlando della "Giovanetta" di Mozia?
Scopri la Giovanetta di Mozia, scultura antica in marmo, in esposizione al Museo Whitaker il 6 ottobre! Un pezzo di storia ti aspetta. 🏛️✨


Mozia svela la sua “Giovanetta”: incredibile scoperta al Museo Whitaker
Il prossimo lunedì 6 ottobre, alle 10, il Museo Whitaker di Mozia ospiterà la presentazione della scultura in marmo provvisoriamente chiamata “Giovanetta”, un’importante scoperta archeologica avvenuta sull’isola durante la scorsa estate. Risale all’inizio del V secolo a.C. e rappresenta una figura femminile incedente, di tipo “peplophoros”, sebbene al momento si presenti mutilata nella parte superiore.
La scoperta ha avuto luogo nell’area del “Ceramico dell’Area K”, una delle più significative officine di produzione ceramica del Mediterraneo occidentale. Questo rinvenimento è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale ai Beni culturali, la Soprintendenza di Trapani, che ha garantito le autorizzazioni e la vigilanza scientifica, la Fondazione Whitaker, responsabile della custodia dell’isola, e l’Università degli studi di Palermo che, da decenni, conduce campagne di scavo contribuendo con competenze scientifiche specialistiche.
L’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha sottolineato che l’evento rappresenta un altro passo in avanti nella salvaguardia del patrimonio storico e archeologico siciliano. “Vogliamo ribadire, ancora una volta, l’impegno a preservare e promuovere il patrimonio storico archeologico siciliano,” ha affermato, evidenziando l’importanza della scultura per la comprensione della storia antica del Mediterraneo.
La “Giovanetta” sarà esposta provvisoriamente nella “sala del plastico” del Museo Whitaker, dove sarà soggetta a restauro e documentazione scientifica, passaggi fondamentali per una fruizione ottimale e una valorizzazione del patrimonio archeologico di Mozia. L’obiettivo è garantire una cornice museografica moderna che tuteli e renda accessibile l’opera al pubblico e agli studiosi.
Il soprintendente dei Beni culturali di Trapani, Riccardo Guazzelli, ha messo in luce l’importanza delle ricerche archeologiche condotte sull’isola. “Le missioni universitarie che operano con grande cura rivestono un’importanza strategica per questa porzione della Sicilia,” ha dichiarato, sottolineando il significato della scoperta nel contesto delle interazioni tra la civiltà punica e quella greca.
All’evento di presentazione parteciperanno figure di spicco come il dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Mario La Rocca, il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, e altri esperti del settore. Un’importante occasione per celebrare un nuovo tassello della storia di Mozia e della Sicilia.