Le assurde colonne che accolsero la modernità: quando Palermo volle somigliare alle grandi capitali d’Europa

L’ingresso monumentale di via Roma a Palermo segna l’inizio di una nuova epoca urbanistica tra eleganza, storia e visione borghese.

25 novembre 2025 18:00
Le assurde colonne che accolsero la modernità: quando Palermo volle somigliare alle grandi capitali d’Europa - Foto: Balarm/Wikipedia
Foto: Balarm/Wikipedia
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Il simbolo di una città che cambia volto

Nel cuore di Palermo, là dove la tradizione incontra il progresso, sorge l’Ingresso monumentale di via Roma, una delle opere più rappresentative della trasformazione urbanistica della città tra Ottocento e Novecento. Fu concepito come segno tangibile della modernità borghese, in un periodo in cui Palermo aspirava a competere con le grandi capitali europee.

L’opera, realizzata nel 1894, è formata da due imponenti colonnati in stile neoclassico che incorniciano l’inizio di via Roma, una delle arterie principali del centro storico. La loro costruzione fu parte del vasto piano di rinnovamento urbano noto come “Risanamento”, volto a modernizzare l’antico tessuto medievale. Quei portici monumentali rappresentavano l’ingresso simbolico a una città che cambiava pelle: da capitale aristocratica a metropoli moderna, elegante e dinamica.

Un progetto tra architettura e visione

L’Ingresso monumentale di via Roma non fu soltanto un gesto estetico. Dietro le colonne e i fregi marmorei si cela una precisa visione urbanistica: creare un asse scenografico che collegasse il porto, la stazione centrale e i nuovi quartieri borghesi. Il progetto si inserisce perfettamente nel linguaggio architettonico del periodo, con rimandi ai modelli di Parigi e Torino, simboli della modernità del tempo.

Oggi questo ingresso è un punto di passaggio quotidiano per chi vive Palermo, ma pochi ne percepiscono la portata storica. Quelle colonne non sono solo un dettaglio urbano: sono un manifesto di ambizione, un gesto architettonico che racchiude l’orgoglio di una città che voleva riscrivere la propria identità.

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