Palermo: le radici della violenza sulle donne nascono in famiglia e scuola | Sei sicuro di sapere come combatterla?

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A cura di Redazione Redazione
25 novembre 2025 14:31
Palermo: le radici della violenza sulle donne nascono in famiglia e scuola | Sei sicuro di sapere come combatterla? -
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Educare al Rispetto: Un Impegno Contro la Violenza sulle Donne

Palermo, 25 novembre 2025 — La violenza contro le donne non è solo un’emergenza del momento, ma una “frattura profonda nella nostra cultura sociale”. Queste parole, pronunciate dal sindaco Roberto Lagalla durante un incontro presso il carcere minorile Malaspina, rendono chiaro che affrontare questo fenomeno richiede una riflessione che va oltre il semplice inasprimento delle leggi.

Nel suo intervento, il sindaco ha sottolineato che la vera sfida è educare al rispetto fin da piccoli, all’interno delle famiglie e delle scuole. “È lì che si forma lo sguardo dei bambini e degli adolescenti sulle relazioni, sul consenso, sulla reciprocità,” ha dichiarato Lagalla, evidenziando l’importanza di creare ambienti protettivi e positivi per le nuove generazioni. La responsabilità educativa, ha ribadito, “non può essere delegata” ma deve essere assunta da tutti: famiglie, insegnanti e comunità.

Lagalla ha portato alla luce anche la crescente minaccia dei social network, dove si manifestano forme di violenza insidiose come il cyberstalking e la diffusione di contenuti intimi senza consenso. Questi comportamenti, spesso invisibili agli adulti, hanno conseguenze reali e devastanti per le vittime. “Non sono episodi virtuali: sono aggressioni reali, con conseguenze reali,” ha avvertito il sindaco, chiedendo una maggiore attenzione anche a queste dinamiche.

Per affrontare questo problema complesso, è fondamentale che Palermo rafforzi le alleanze educative. “Famiglie, scuole, istituzioni e associazioni devono lavorare insieme,” ha affermato Lagalla, esortando a non limitarsi a ricordare le vittime ma a costruire un ambiente dove ogni forma di violenza, anche minima, venga condannata. La prevenzione, ha aggiunto, trova le sue radici nella cultura: “Il linguaggio è il primo terreno su cui si misura questa cultura”.

L’incontro, organizzato da Legacoop Sicilia, ha avuto un tocco simbolico con la svelatura di una panchina, realizzata dai ragazzi del carcere e dedicata alla memoria di Marisa Leo, una vittima di violenza. Questo gesto rappresenta non solo un omaggio alle vittime, ma anche una promessa di impegno collettivo per un futuro in cui il rispetto e la dignità siano al centro delle relazioni umane.

In conclusione, il sindaco Lagalla ci ricorda che non è sufficiente indignarsi: è necessaria un’azione concreta e costante per fermare la violenza sulle donne e costruire una società in cui ogni persona possa vivere libera da paura e discriminazione.

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